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L’interrogazione alla ministra Lamorgese sulle cariche della polizia agli studenti scesi in piazza

I Gregorio De Falco ed Elena Fattori hanno presentato due interrogazioni alla ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, per chiedere conto della “immotivata violenza contro i ragazzi che manifestavano pacificamente” da parte delle forze dell’ordine.
A cura di Annalisa Girardi
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Dopo la morte di Lorenzo Parelli, rimasto schiacciato da una trave di ferro durante l'ultimo giorno di stage, gli studenti hanno riempito le piazze di diverse città italiane, manifestando contro le precarie condizioni dell'alternanza scuola-lavoro e per chiedere giustizia. Sia a Roma, che a Milano, NapoliTorino ci sono stati scontri con la polizia: nonostante le proteste degli studenti fossero pacifiche, numerose testimonianze e video caricati sui social, mostrano come gli agenti abbiano represso con violenza le iniziative. Il senatore del Gruppo Misto Gregorio De Falco e la senatrice di Sinistra Italiana Elena Fattori hanno presentato due interrogazioni alla ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese, per chiedere conto del comportamento delle forze dell'ordine.

I poliziotti sono intervenuti "con immotivata violenza contro i ragazzi che manifestavano pacificamente", afferma De Falco in una nota. Per poi sottolineare: "Poiché il modus operandi è stato il medesimo a Roma, a Milano, a Torino ed a Napoli è verosimile ritenere che vi fosse stata a monte direttive generali. Abbiamo quindi chiesto chi ne sia stato responsabile e che ne risponda". E ancora: "Quegli atti di violenza sono inaccettabili e rievocano l'orrore delle bestialità perpetrate alla Scuola Diaz nel 2001 da forze dello Stato contro persone inermi. A cosa serve avere eletto il garante della Costituzione, se poi per strada le Forze dell'Ordine aggrediscono sistematicamente i nostri figli?".

L'interrogazione alla ministra Lamorgese

Nel testo dell'interrogazione, presentata il 1° febbraio, si sostiene anche come "numerosi filmati e testimonianze smentiscono l'affermazione fatta dalle questure, secondo le quali si sarebbe trattato di "cariche di alleggerimento", ed evidenziano che i due schieramenti si fronteggiavano e che da parte dei manifestanti non veniva compiuto nessun atto ostile e nessuna pressione nei confronti delle forze dell'ordine, che, invece, mettevano in atto delle vere e proprie aggressioni". E si sottolinea quindi come ci si trovi di fronte a una "ingiustificata brutalità" nei confronti delle manifestazioni pacifiche organizzate dagli studenti, nonostante al tempo stesso "si continui a consentire che manifestazioni dei cosiddetti "no vax" blocchino impunemente le città, abbandonandosi anche ad azioni violente contro le forze dell'ordine, che in quei casi non reagiscono".

"Violenta azione repressiva non sembrava casuale, ma coordinata"

De Falco e Fattori puntano quindi il dito contro "le autorità competenti per la gestione dell'ordine pubblico", in particolare prefetti e questori delle città citate, chiedendo direttamente alla ministra di spiegare "quali siano i motivi di una tale violenta azione repressiva nei confronti di cittadini pacifici intrapresa in una maniera che non sembra certo casuale, ma coordinata da parte delle forze dell'ordine e che sta sfociando in atti di violenza". E infine si chiede a Lamorgese se "non intenda agire per quanto di sua competenza per evitare che questa repressione prosegua, scongiurando il concreto rischio di dover presto o tardi piangere delle vittime innocenti, anche rimuovendo quei prefetti e questori che abbiano evidenziato l'incapacità di gestire l'ordine pubblico, senza l'uso di violenze inaccettabili e non giustificate da nessuna azione violenta da parte dei manifestanti".

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