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Legittima Difesa, il Pd fa dietrofront: “Modificheremo la legge e toglieremo la parola ‘notte”

Il relatore della proposta di legge per la riforma della legittima difesa ha accettato di modificare il testo in Senato: “Dopo aver parlato con Matteo mi sono reso conto che aveva ragione. La percezione era completamente stravolta, tutti, anche i grandi giornalisti, avevano capito una cosa che non è nel testo. Quindi siamo disponibili a correggere, a togliere, a modificare questa locuzione per dare anche la percezione di una legge equilibrata che specifica e non stravolge”.
A cura di Charlotte Matteini
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Dietrofront sulla riforma della legittima difesa. Dopo le accesissime polemiche scatenatesi a causa dell'approvazione di un particolare emendamento abbastanza sibillino, che ampliava la legittima difesa in caso di aggressione con violenza o aggressione notturna, emendamento criticato da molti partiti di tutte le fazioni politiche, nonché dallo stesso segretario del Partito Democratico Matteo Renzi, il relatore dem David Ermini, che ha strenuamente difeso la proposta di legge nonostante le polemiche, ha dichiarato che il comma verrà definitivamente modificato in Senato. "Non servirebbe togliere la parola ‘notte', ma se è l'elemento per cui si deve fare una campagna elettorale contro, allora la togliamo. Come giustamente mi ha detto Renzi, la percezione dei cittadini deve essere di completa sicurezza e quindi dobbiamo essere disponibili a correggere il testo", ha spiegato Ermini.

"Che la cosa si era messa male dal punto di vista della comunicazione e della percezione me ne sono accorto ieri mattina. Renzi è molto più bravo di me e di noi e ha capito che quello che era uscito non era il testo di legge ma era una locuzione che, sì, poteva dare luogo a battute e a scherzi, ma veniva percepita come se la legittima difesa fosse possibile solo di notte", ha proseguito Ermini.

"Dopo aver parlato con Matteo mi sono reso conto che aveva ragione. La percezione era completamente stravolta, tutti, anche i grandi giornalisti, avevano capito una cosa che non è nel testo. Quindi siamo disponibili a correggere, a togliere, a modificare questa locuzione per dare anche la percezione di una legge equilibrata che specifica e non stravolge. La notte è una tipica locuzione che si usa nei testi legislativi per rappresentare una situazione di minorata difesa, poi c'è un ovvero che spiega che include anche altre circostanze che fanno riferimento a tutta l'intera giornata", ha sottolineato l'onorevole Ermini.

"Le ore notturne erano presenti anche nel testo di Fratelli d'Italia, nell'emendamento Lupi-Marotta che è stato votato da Forza Italia. Inoltre l'emendamento aggiuntivo con cui abbiamo rotto con il centrodestra unito nel comitato dei nove, l'emendamento Molteni, non prevedeva la soppressione della locuzione ‘notte' ma chiedeva una presunzione di rapporto di proporzionalità e attualità. Quindi era noto a tutto il Parlamento come era scritto il testo", ha concluso l'onorevole dem.

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