Lega, l’ex segretaria di Bossi: “Salvini sapeva dei 49 milioni spariti, ma non fece nulla”

Daniela Cantamessa, ex segretaria di Umberto Bossi, ha accusato Roberto Maroni di aver dilapidato il patrimonio della Lega e Matteo Salvini di esserne al corrente, ma di non aver fatto nulla: "Glielo dissi personalmente, stanno sparendo i soldi. Ma lui non si sbilanciò molto" ha detto la donna in merito ai 49 milioni di euro sottratti tra il 2008 e il 2010. Cantamessa ne ha parlato in una video intervista pubblicata da The Post Internazionale.
"Quando Bossi si è dimesso aveva lasciato nelle casse del partito circa 40 milioni di euro", racconta l’ex dipendente del Carroccio. Poi con la "gestione Maroni", ci fu un cambio di organizzazione delle attività: "Maroni, invece di usare la struttura storica della Lega, utilizzava strutture esterne che avevano dei costi molto alti", prosegue. "Il 18 aprile (2012, otto giorni dopo le dimissioni di Bossi, ndr) è stato fatto un contratto all'avvocato di Maroni di qualche centinaio di euro all'ora. Poi è stato portato lì un commercialista, anche lui esterno e presentava fatture su fatture, nonostante la Lega avesse la sua struttura contabile che funzionava".
Il partito, dunque, si sarebbe affidato a consulenti esterni tutti vicini a Maroni, divenuto segretario federale della Lega Nord nel luglio di quello stesso anno, ricoprendo l'incarico fino al dicembre 2013. La ex segretaria di Bossi ribadisce di aver avvertito l'attuale ministro dell'Interno e vice premier, allora vice segretario federale della Lega, di quanto stava accadendo: "Con lui avevo un rapporto cameratesco. Era uno di noi. Gli dissi di fare qualcosa perché stavano sparendo tutti i soldi. Ma non si sbilanciò molto quando glielo dissi. Tutto questo disastro è stato impostato dal 2012 in poi". Il video, pubblicato dal sito Tpi.it, è la prima di una serie di puntate in cui la testata indagherà su come sono spariti i 49 milioni della Lega.