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Le Regioni che andranno in zona arancione e in zona gialla dopo la Befana

Da lunedì 10 gennaio molte altre Regioni potrebbero passare in zona gialla, ma c’è anche chi rischia di finire in zona arancione. In zona bianca rimarranno pochissime Regioni.
A cura di Tommaso Coluzzi
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L'Italia si è risvegliata, dopo il fine settimana di Capodanno, molto più gialla di prima. A oggi, con gli ultimi cambi di colore, esattamente la metà delle Regioni è in zona bianca, mentre l'altra metà è in zona gialla. Di fatto, con la decisione del governo di inserire l'obbligo di mascherine all'aperto anche nella fascia più chiara, non ci sono differenze. Discorso simile per la zona arancione, in cui per i vaccinati non cambia nulla. Lo scurirsi dei colori delle Regioni, però, è il risultato di un peggioramento netto e repentino della situazione epidemiologica, con gli ospedali che si stanno riempiendo giorno dopo giorno di malati Covid. Per non parlare dei contagi settimanali, con l'incidenza che schizza sempre più in alto. Già dalla prossima settimana, dopo la Befana, a partire dal lunedì 10 gennaio, diverse Regioni potrebbero scivolare in zona arancione, mentre il gruppo in zona gialla dovrebbe aumentare ancora di più.

L'occupazione degli ospedali in terapia intensiva e area medica

Per capire quali Regioni rischiano la zona gialla (praticamente tutte) e quali invece possono finire in zona arancione, bisogna guardare i dati di terapie intensive e ricoveri in area medica. Oltre all'incidenza – che ormai è alle stelle – sono questi due i valori decisivi per stabilire il colore delle Regioni. La soglia è del 10% in terapia intensiva e del 15% in area medica per la zona gialla, che sale a 20% e 30% per passare in zona arancione. Vediamo i dati raccolti da Agenas e aggiornati a ieri:

  • Abruzzo: 12% terapia intensiva, 14% area medica
  • Basilicata: 3% terapia intensiva, 20% area medica
  • Calabria: 15% terapia intensiva, 30% area medica
  • Campania: 9% terapia intensiva, 17% area medica
  • Emilia Romagna: 15% terapia intensiva, 16% area medica
  • Friuli Venezia Giulia: 16% terapia intensiva, 23% area medica
  • Lazio: 16% terapia intensiva, 18% area medica
  • Liguria: 21% terapia intensiva, 29% area medica
  • Lombardia: 14% terapia intensiva, 20% area medica
  • Marche: 20% terapia intensiva, 23% area medica
  • Molise: 3% terapia intensiva, 12% area medica
  • Provincia autonoma di Bolzano: 17% terapia intensiva, 15% area medica
  • Provincia autonoma di Trento: 24% terapia intensiva, 22% area medica
  • Piemonte: 17% terapia intensiva, 22% area medica
  • Puglia: 6% terapia intensiva, 10% area medica
  • Sardegna: 8% terapia intensiva, 10% area medica
  • Sicilia: 13% terapia intensiva, 22% area medica
  • Toscana: 15% terapia intensiva, 14% area medica
  • Umbria: 9% terapia intensiva, 23% area medica
  • Valle d'Aosta: 9% terapia intensiva, 36% area medica
  • Veneto: 19% terapia intensiva, 19% area medica

Le Regioni che passeranno in zona gialla e in zona arancione

Attualmente la metà delle Regioni italiane è in zona bianca, ma da lunedì prossimo, quando entrerà in vigore un'eventuale ordinanza che il ministro Speranza potrebbe firmare venerdì 7 gennaio dopo il monitoraggio Iss, i territori nella fascia più chiara saranno molti meno: l'Abruzzo ha superato la soglia in terapia intensiva ed è in bilico in area medica di un punto percentuale, stesso discorso per la Toscana; Campania, Umbria e Valle d'Aosta hanno sforato il tetto in area medica, ma resistono di un punto in terapia intensiva; l'Emilia Romagna ha superato entrambi i valori ed è virtualmente già in zona gialla (a meno che la situazione non migliora da qui a venerdì). Le uniche Regioni più "tranquille" sono Basilicata, Molise, Puglia e Sardegna.

Poi ci sono le Regioni che già sono in zona gialla e che stanno scivolando velocemente in zona arancione. Qui tutti gli occhi sono puntati sulla Liguria, che ha superato il limite in intensiva ed è a un punto dal superare anche quello in area medica. Potrebbe essere la prima Regione arancione dalla scorsa primavera. Ma attenzione anche alla Calabria, che è al limite in area medica e sotto la soglia in intensiva (per ora), e alle Marche e alla Provincia di Trento, entrambe sopra il limite in terapia intensiva ma sotto soglia in area medica.

I colori delle Regioni al 3 gennaio 2022
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