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Le manifestazioni contro il Green Pass sono un flop: in pochissimi rispondono all’appello No Vax

Pochissime persone si sono presentate alle manifestazioni contro il Green Pass convocate dai No Vax in una cinquantina di stazioni nelle principali città italiane con l’obiettivo di bloccare i treni a lunga percorrenza, in cui da oggi è obbligatoria la Certificazione Covid. Dopo le minacce dei giorni scorsi il Viminale aveva blindato le stazioni di agenti, che però si sono trovati di fronte solo poche decine di manifestanti. L’iniziativa dei No Green Pass, insomma, si è dimostrata un flop.
A cura di Annalisa Girardi
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Oggi, 1° settembre, in concomitanze con l'entrata in vigore delle nuove regole sul Green Pass, i gruppi No Vax contrari alla Certificazione Covid avevano convocato una serie di proteste. Che però si sono rivelate un flop. Le manifestazioni dovevano riguardare specialmente le stazioni, visto che i nuovi obblighi riguardano i trasporti a lunga percorrenza, quindi tutti i treni ad alta velocità e gli Intercity. E i manifestanti dovevano incontrarsi a partire dal primo pomeriggio davanti a oltre 50 stazioni nelle principali città italiane. Ma in realtà le persone che si sono in effetti presentate non sono state molte.

Il ministero dell'Interno ieri aveva annunciato la stretta, schierando le forze dell'ordine a blindare le stazioni in modo che le manifestazioni non interferissero con il traffico ferroviario. Tuttavia alla fine gli agenti si sono trovati di fronte solo poche decine di manifestanti. All'inizio delle proteste, in realtà, si contavano più che altro giornalisti, pronti a raccontare quello che sarebbe successo. La situazione è rimasta però tranquilla. A Napoli, a un'ora dall'inizio della manifestazione si contavano solo due persone. A Milano la situazione è rimasta sempre sotto controllo: un uomo con al braccio una fascetta rossa con la scritta "No Green Pass" è entrato all'interno della stazione, ma è stato subito fermato. A Roma alcuni esponenti di Forza Nuova si sono incontrati fuori dalla stazione e hanno appeso un cartelli con scritto "Italiani contro il Green Pass", ma per il resto alla manifestazione si è contata più che altro la presenza dei cronisti: pochissime persone si sono presentate per manifestare.

Le manifestazioni sono pressoché fallite anche a Firenze, Torino e Genova. L'attenzione delle forze dell'ordine era altissima, dopo le minacce ricevute da politici, virologi e giornalisti nei giorni scorsi. "Stiamo assistendo a una deriva odiosa: le aggressioni dei giorni scorsi ai giornalisti, le minacce a personaggi pubblici e l'assalto al gazebo del M5S ad opera di chi intende far valere le proprie – spesso non chiare – ragioni, rappresenta un campanello d'allarme che stiamo sottovalutando. Chi si macchia di reati andrà perseguito come previsto dalla legge. Il Viminale, con tutte le sue strutture, prende molto suo serio quanto avviene in piazza e sui social e intende prevenire ogni rigurgito violento che ne possa scaturire", ha commentato oggi il sottosegretario al Viminale, Carlo Sibilia, intervenendo a Coffee Break su La7 in merito alle manifestazioni previste oggi.

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