3.161 CONDIVISIONI

Le aziende possono usare la cassa integrazione per il caldo se si superano i 35 gradi

Le aziende possono chiedere la cassa integrazione ordinaria quando le temperature superano i 35 gradi, per evitare di mettere a rischio la salute dei lavoratori.
A cura di Tommaso Coluzzi
3.161 CONDIVISIONI
Immagine

Cassa integrazione per il troppo caldo. Non si tratta di una novità assoluta, ma la nota congiunta di Inail e Inps arriva dopo settimane in cui le temperature sono diventate a tratti insostenibili – soprattutto al Centro-Sud – e in cui i malori sul lavoro sono aumentati esponenzialmente. "Le imprese potranno chiedere all'Inps il riconoscimento della cassa integrazione ordinaria quando il termometro supera i 35 gradi centigradi – si legge nella nota – Ai fini dell'integrazione salariale, però, possono essere considerate idonee anche le temperature percepite". Ed è questa la vera svolta: varrà anche la temperatura percepita e non solo quella registrata, come in verità accadeva già in precedenza.

I fenomeni climatici estremi che stiamo vivendo sono ormai chiaramente legati all'aumento del rischio di infortunio sul lavoro. La causale della Cigo, infatti, in questo caso è "eventi meteo", ed è invocabile dall'azienda anche in caso di sospensione o riduzione dell'attività lavorativa a causa delle temperature elevate. Per quanto riguarda le temperature percepite, invece, bisogna tenere conto della tipologia di lavoro. Viene fatto l'esempio di chi lavora alla stesura del manto stradale o gli operai che si occupano del rifacimento di facciate e tetti delle abitazioni. In generale, tra l'altro, questo tipo di lavori all'aperto richiede anche strumenti di protezione, oltre che essere tendenzialmente esposti alla luce del sole.

L'Inps ha spiegato che – passando all'attuazione pratica della misura – nella domanda di cassa integrazione ordinaria bisogna indicare solo le giornate di sospensione o riduzione dell'attività, specificando il tipo di lavoro. Non servono bollettini meteo o temperature, che siano reali o percepite. Sarà l'ente previdenziale a reperire le informazioni mancanti in questo senso e a fare le sue valutazioni.

"I fenomeni climatici estremi aumentano il rischio di infortuni sul lavoro e abbiamo dato una pronta, urgente e necessaria risposta – ha commentato il ministro del Lavoro, Andrea Orlando – Per tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori arriva la cassa integrazione per temperature sopra ai 35 gradi reali o percepiti".

3.161 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views