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L’avvertimento di Letta a Conte e Zingaretti: “Renzi farà ballare il governo, non fate come me”

Letta legge come una chiara minaccia al governo la lettera che Matteo Renzi ha scritto sul ‘Corriere della sera’: “Conte e Zingaretti hanno il coltello dalla parte del manico. Non è possibile che una maggioranza vada avanti in un ‘Vietnam’ quotidiano. Facciano con Renzi un patto, nel momento in cui Renzi non lo rispetterà si vada al voto. Se si va avanti come oggi il governo non arriva a mangiare il panettone”.
A cura di Annalisa Cangemi
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I toni utilizzati da Renzi nella sua lettera sul ‘Corriere della sera' di questa mattina, in cui sostanzialmente ha attaccato il governo e la maggioranza giallo-rossa per la manovra di bilancio, preoccupano l'ex presidente del Consiglio Enrico Letta. L'ex premier ha avvisato Conte e Zingaretti, perché a suo avviso il senatore e leader di Italia Viva sta prendendo troppo spazio: "Voglio dare un consiglio non richiesto a Conte e a Zingaretti. È evidente che la lettera di Renzi è per dissotterrare l'ascia di guerra: ‘Io vi faccio ballare'. Penso che loro non debbano accettare questo gioco, non facciano come me. Conte e Zingaretti hanno il coltello dalla parte del manico. Non è possibile che una maggioranza vada avanti in un ‘Vietnam' quotidiano. Facciano con Renzi un patto, nel momento in cui Renzi non lo rispetterà si vada al voto. Se si va avanti come oggi il governo non arriva a mangiare il panettone". 

L'avvertimento che Letta ha voluto dare all'attuale Capo dell'esecutivo e al segretario del Pd nascono innanzi tutto dalle vicende che hanno segnato la fine del suo governo: storico divenne l'hashtag ‘Enrico stai sereno', lanciato da Renzi, smentito evidentemente dagli eventi che portarono al nuovo governo, con lo sguardo funereo di Letta immortalato durante il passaggio della campanella, il 22 febbraio 2014. Letta probabilmente coglie bene lo spirito del messaggio che oggi Renzi ha voluto lanciare al governo Conte bis, cercando di dettare l'agenda per la prossima legge di bilancio: per diminuire il cuneo fiscale "non è pensabile aumentare l’Iva: aumentare l’Iva per 7 miliardi in cambio di una riduzione del cuneo fiscale per 2.5 miliardi di euro non è un affare: è un autogol. E bene hanno fatto i nostri rappresentanti a opporsi con tutte le loro forze". Poi l'affondo: "Tutti possono permettersi di dire che va abbassato il cuneo fiscale. Ma pochi, pochissimi, possono dire di averlo fatto davvero. Perché con le parole sono bravi tutti, ma quando si tratta di passare ai fatti le cose cambiano. Il governo che ho avuto l’onore di presiedere costituisce una felice eccezione. Nel triennio 2015-2017, figlio delle nostre leggi di bilancio 2014-2016, la riduzione del cuneo è stata di oltre 22 miliardi di euro l’anno comprensiva dell’operazione 80 euro, dell’Irap costo del lavoro e della decontribuzione prevista dal Jobs act. Ventidue miliardi, non spiccioli". 

Insomma ce ne è abbastanza per far impensierire Letta che, a L'Aria che Tira su La7, scherza (ma neanche tanto) con la Merlino: "Matteo Renzi mi ha assicurato che quest'anno non si andrà al voto", dice la giornalista. Prontamente Letta risponde così: "Allora stiamo sereni tutti, siamo a posto…". 

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