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La Russa in visita a Gerusalemme condanna la Shoah, ma tace sul fascismo

Ignazio La Russa ha svolto oggi una visita diplomatica a Gerusalemme. Dopo la visita al memoriale dell’Olocausto e al Muro del Pianto, dove il presidente del Senato ha condannato le leggi razziali e la Shoah, un giornalista ha chiesto se il fascismo sia stato un ‘male assoluto’. La Russa non ha risposto.
A cura di Luca Pons
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La domanda: "Presidente, qui nel 2003 Gianfranco Fini definì il fascismo ‘male assoluto', lei condivide quelle parole?". E poi la risposta evasiva: "Ho finito di fare dichiarazioni, non siamo in Italia che uno mi insegue col microfono". Ignazio La Russa, presidente del Senato, oggi è stato in visita a Gerusalemme e ha risposto – o evitato di rispondere – così alla domanda di un giornalista presente. Vent'anni fa, l'allora presidente della Camera Gianfranco Fini, proveniente dall'area politica di destra di Alleanza nazionale come La Russa, definì appunto il regime fascista "il male assoluto". Oggi, La Russa ha invece concentrato la sua condanna sulle leggi razziali e sulla Shoah.

In mattinata, visitando il memoriale dell'Olocausto di Gerusalemme (chiamato Yed Vashem), il presidente del Senato ha dichiarato: "Ogni volta che mi sono simbolicamente inginocchiato in questo luogo di dolore e di ricordo, ho rinnovato il sentimento di vicinanza al popolo ebraico e il proposito di contribuire a far sì che mai più ci sia un odio così bestiale e inumano".

Nella visita, La Russa è stato accompagnato anche dal presidente della comunità ebraica di Milano, Walker Meghnagi. Sul libro dei visitatori del museo dedicato ai bambini vittime della Shoah, il presidente del Senato ha scritto: "Il sentimento di partecipazione, dolore e vicinanza si rinnova ogni volta quando si vedono le immagini, si respira questo sentimento e ci si inchina alla memoria di chi non c’è più".

È la prima visita di La Russa a Gerusalemme da quando riveste la seconda carica dello Stato, la quinta nella sua vita. Lo detto ad Amir Ohana, presidente della Knesset, il parlamento israeliano. Ohana è un esponente della destra ma è anche un attivista per i diritti Lgbtq+.

Durante la sua permanenza il presidente del Senato ha incontrato diversi parlamentari israeliani e ha tenuto un faccia a faccia con il presidente Benjamin Netanyahu, per rinnovare il "legame di amicizia" tra i due Paesi. Ai rappresentanti politici e alla stampa presente, ha ribadito che l'Italia ha sempre appoggiato Israele. Tutti i governi italiani si sono schierati "contro ogni forza terroristica che attenta alla sua esistenza, libertà e indipendenza", ha detto.

La domanda sul fascismo è arrivata al termine della visita al Muro del pianto. Qui, La Russa ha condannato la "grande vergogna" delle leggi razziali, nel suo intervento. "In questo luogo si incontrano religioni, si respira l’aria della storia dell’umanità", ha detto. "Ogni volta che si viene in questo posto bisogna fare una riflessione su quanto l’uomo può fare per migliorare se stesso e la società".

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