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Covid 19

La proposta di non contare più i positivi ricoverati per altri motivi (e non Covid) nel bollettino

Alleggerire il meccanismo che determina il cambio di colore delle Regioni non tenendo più in considerazione nei conteggi ufficiali coloro che sono stati ricoverati in ospedale per altri motivi e poi, sottoposti a tampone, sono risultati positivi: ecco la proposta sostenuta anche dal virologo Bassetti di cui hanno discusso le Regioni e che ora è arrivata al ministero della Salute,
A cura di Annalisa Girardi
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Rivedere il conteggio dei positivi ricoverati non tenendo più conto coloro che sono entrati in ospedale per altri motivi e poi, sottoposti a tampone, sono risultati positivi. E in questo modo alleggerire anche il meccanismo che determina il cambio di colore delle Regioni, basato appunto sul tasso di posti letto occupati dai pazienti Covid negli ospedali. Era una proposta discussa a inizio gennaio in sede di Conferenza delle Regioni e che oggi ha trovato anche il supporto del virologo Matteo Bassetti, primario di Malattia infettive a Genova. "Nei nostri reparti siamo ben oltre il 35% di ricoverati che con il Covid-19 non c'entrano nulla. Non hanno della malattia nessun sintomo, ma solo la positività al tampone per l'ingresso in ospedale. Anzi, dirò di più: questo avviene anche nella registrazione dei decessi: se il paziente entra in ospedale per tutt'altro, ma è positivo e muore, viene automaticamente registrato sul modulo come decesso Covid. Sono numeri assolutamente falsati", ha detto in un'intervista all'Agi.

"Se non entriamo in una nuova logica continueremo a essere in emergenza"

"Noi abbiamo i reparti occupati al 26%, ma li avremmo al 10% se usassimo criteri diversi. Quindi sarebbe un gennaio normale: sempre infatti in questo mese invernale avevamo in reparto pazienti con influenze e polmoniti. Se non entriamo nella nuova logica continueremo a essere in emergenza", ha poi aggiunto il virologo lanciando un appello direttamente al presidente del Consiglio, Mario Draghi, perché venga ripensata la gestione della pandemia. 

"Questa modalità di gestione del Covid deve cambiare. Non dobbiamo continuare a contare come malati di Covid quelli che vengono ricoverati per un braccio rotto e risultano positivi al tampone. Bisogna anche finirla col report serale, che non dice nulla e non serve a nulla se non mettere l'ansia alle persone, siamo rimasti gli unici a fare il report giornaliero", ha aggiunto poi.

Costa: "Ho proposta al ministero una riflessione sull'attuale sistema di report"

Dal governo è già arrivata una prima risposta. E viene dal sottosegretario alla Salute, Andrea Costa: "Condivido la posizione di Matteo Bassetti circa l'inutilità di un report giornaliero dei contagi, perché il numero dei contagi di per sé non dice nulla. Da parte mia ho proposto anche al ministro della Salute di fare una riflessione sull'attuale sistema di report", ha detto.

La discussione interna alle Regioni

Di rivedere il conteggio dei ricoveri nel senso proposto da Bassetti ne avevano parlato anche le Regioni a inizio gennaio. Con il passaggio di sempre più Regioni in zona gialla e con alcune che si avvicinano a quella arancione, nella Conferenza si sarebbe parlato della possibilità di non includere nelle statistiche i malati che, ricoverati per altri motivi, erano poi risultati positivi al Covid in ospedale. Ma magari completamente asintomatici. In questo modo si andrebbe ad allentare la pressione sugli ospedali, parametro principale per determinare il colore delle Regioni da cui dipendono le restrizioni in vigore.

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