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La raccolta firme di Sinistra italiana per introdurre la patrimoniale (basta lo Spid)

Continua la raccolta firme per la proposta di legge di iniziativa popolare lanciata da Sinistra italiana per introdurre una patrimoniale per per tassare le grandi ricchezze. Fratoianni: “Di fronte alle diseguaglianze crescenti nel nostro Paese, serve un’imposta patrimoniale progressiva, che colpisca i grandi patrimoni e riduca le tasse a lavoratori e ceto medio, per restituire risorse ai ceti più in difficoltà e alle giovani generazioni”.
A cura di Annalisa Cangemi
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La legge di bilancio è attesa in Parlamento la prossima settimana, tra il 2 e il 3 novembre, dopo aver ottenuto il via libera al Consiglio dei ministri ieri. Il testo, dal valore complessivo di 30 miliardi (23,4 in deficit), attende la bollinatura della Ragioneria generale dello Stato per essere trasmesso al Senato, da dove inizia quest'anno la Sessione di bilancio e dove è in corso l'esame del decreto Fisco-lavoro collegato alla manovra.

Al momento la bozza mette a disposizione 500 milioni per le modifiche delle Camere, attraverso il Fondo per le esigenze indifferibili. Per il taglio delle tasse nel 2022 ci sono 12 miliardi, considerando anche bonus e incentivi. Per ridurre Irpef e Irap sono previsti 8 miliardi di euro, di cui 6 con un nuovo stanziamento di bilancio e 2 miliardi già assegnati in precedenza. Su questo si deciderà nell'iter parlamentare.

Ma per Sinistra italiana non è abbastanza. "Quindi ci sono 12 miliardi per tagliare le tasse a gente che guadagna bene e alle imprese, ma non per le pensioni e la lotta alla povertà (che costano molto meno)? Queste si chiamano scelte, e con Draghi sono tutte dalla parte dei più forti", ha detto il responsabile nazionale economia di SinistraItaliana Giovanni Paglia.

"È la risposta sbagliata – prosegue l’esponente della segreteria nazionale di SI – ad un Paese attraversato da disuguaglianze abissali, da un senso diffuso e radicato di ingiustizia subita, da nuovi e vecchi conflitti più o meno latenti. È l’Italia in cui è possibile essere licenziati via whatsapp, in cui milioni di persone lavorano private persino di un contratto, dove i salari sono bassi e al palo da decenni. È l’Italia da cui si scappa per assenza di opportunità, in cui l’unico vero welfare di prossimità è la pensione dei nonni, che d’altra parte i nipoti non vedranno nemmeno da lontano. È l’Italia che dipinge di verde ogni discorso pubblico, ma intanto continua a programmare un futuro fatto di gas fossili e nucleare, e intanto pensa a privatizzare ciò che resta dei beni comuni. Su tutto aleggia un rancore sordo, una disillusione quasi unanime, un senso di regresso individuale, famigliare, clanico da qualsiasi forma di vita associata, che determina la crisi sempre più profonda di tutti i corpi intermedi e collettivi".

"È il portato del Governo Draghi, in cui la celebrazione a media unificati dei successi del’Italia relega in secondo piano – conclude Paglia – la lunga processione di esclusi, sconfitti e marginalizzati nemmeno sfiorati dalla crescita del Pil. Si possono persino tagliare le tasse al 10% di redditi più elevati, come se la condizione materiale di quote crescenti di lavoratori non sia di precariato, ipersfruttamento e fatica crescenti. Ma occorre sapere che non è la strada giusta".

La proposta di legge di iniziativa popolare

Per poter ridurre le tasse a lavoratori e ceto medio, è necessaria un'imposta patrimoniale sulle grandi ricchezze. Per questo Sinistra italiana ha lanciato una raccolta firme, anche online, allo scopo di presentare una proposta di legge di iniziativa popolare. Servono 50mila sottoscrizioni, affinché la proposta sia discussa in Parlamento.

La proposta, chiamata Next Generation Tax prevede un prelievo dello 0,2% su patrimoni tra i 500mila e il milione di euro. Si sale poi gradualmente fino al 2% per i patrimoni superiori ai 50 milioni. Contemporaneamente sarebbero cancellate tutte le imposte patrimoniali attualmente in vigore come l'Imu sulla seconda casa e il bollo su conti correnti e dossier titoli.

Secondo calcoli approssimativi per la prime fasce, soprattutto per chi è in possesso di una seconda abitazione, la riforma comporterebbe un risparmio o un saldo nullo. La proposta parte da uno squilibrio di fondo: in Italia l’1% più ricco della popolazione detiene il 25% della ricchezza mentre il 60% meno benestante possiede appena il 10% della ricchezza complessiva.

"Di fronte alle diseguaglianze crescenti nel nostro Paese, serve un’imposta patrimoniale progressiva, che colpisca i grandi patrimoni e riduca le tasse a lavoratori e ceto medio, per restituire risorse ai ceti più in difficoltà e alle giovani generazioni. Si può fare, a condizione di essere in tanti a volerla. Ora la proposta di legge di iniziativa popolare che Sinistra Italiana ha predisposto può essere firmata anche on line (basta lo Spid)", ha ricordato il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni nella sua newsletter ai militanti e agli iscritti.

"Come già accaduto per il referendum per l’eutanasia legale e per la legalizzazione della cannabis, – prosegue il leader di SI – che ci ha visti coinvolti sin dal primo momento, da oggi anche per la patrimoniale è possibile firmare con firma digitale o Spid"

"Abbiamo bisogno del sostegno di tanti – ha detto Fratoianni – per fare in modo che anche in Parlamento si discuta di giustizia sociale e fiscale e del futuro del nostro Paese".

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