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Il presepe Lgbt di +Europa fa scoppiare la polemica, un’attivista lascia il partito

Ha scatenato una bufera sui social l’immagine postata da +Europa: una scena della natività di Gesù accostata ad immagini simili ma con modelli di famiglia diversi, ad esempio due coppie omosessuali. Anita Likmeta, imprenditrice vicina al partito, ha annunciato l’addio e anche questo ha dato l’occasione a Fratelli d’Italia per attaccare l’iniziativa.
A cura di Luca Pons
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Nei giorni delle feste natalizie ha creato polemica un post di +Europa dedicato alla natività, cioè alla scena tradizionale cristiana che ritrae Gesù appena nato insieme ai genitori Giuseppe e Maria, rappresentata anche nei presepi. Il partito ha pubblicato sui social un'immagine che ritrae diverse natività alternative: tra queste una con due uomini e una con due donne, ma anche un'immagine di una ‘mamma single' e un'altra con una coppia bianca e un bambino nero. Il tutto accompagnato dalla scritta: "Il bello delle tradizioni è che possono cambiare".

Il messaggio, pubblicato il giorno prima di Natale, ha attirato molta attenzione sui social perché mette in discussione un'immagine molto tradizionale associandola a modelli di famiglia differenti. L'eco è stata decisamente forte sui social: su tutte le piattaforme dove è stata postata ha avuto un numero di interazioni molto più alto della media, da quanto è possibile vedere. Ad esempio su X (ex Twitter) ha ricevuto circa un milione di visualizzazioni, mentre normalmente il profilo di +Europa fatica a superare le 100mila. Per alcuni l'iniziativa ha ricordato quella del 2006, quando il gruppo La rosa nel pugno posò due bambole Barbie nel presepe di Montecitorio chiedendo che in Italia venissero introdotte le unioni civili per le coppie omosessuali.

La polemica di Anita Likmeta: "Madonna lesbica? Addio +Europa"

C'è stata anche una reazione interna al partito. Anita Likmeta, imprenditrice italiana nata in Albania, ha annunciato su Facebook l'intenzione di lasciare il partito: "Se +Europa pensa di difendere la diversità con ammiccamenti ipocriti alla tradizione, io per il ruolo della Madonna lesbica non sono disponibile. Addio a Più Europa e buon suicidio politico (non assistito)!", ha scritto. La dichiarazione di Likmeta ha ricevuto a sua volta una certa attenzione, anche se la 38enne non ricopriva alcun incarico all'interno di +Europa. Risulta che da alcuni mesi fosse attiva nel partito, mentre alle scorse elezioni politiche di settembre 2022 si era candidata con Impegno civico, la lista di Luigi Di Maio.

Attacca Fratelli d'Italia: "Presepe è architrave della tradizione religiosa"

Il suo annuncio ha dato l'occasione a Fratelli d'Italia – che pochi giorni fa aveva presentato una proposta di legge per la "difesa del presepe" – di attaccare +Europa. Lo ha fatto Alfredo Antoniozzi, vicecapogruppo di FdI alla Camera: "È la dimostrazione che il partito di Riccardo Magi è mille miglia lontano dal Partito Radicale di Marco Pannella che, pur essendo profondamente laico e ateo, rispettava i sentimenti popolari. Questo relativismo etico di una minoranza di dogmatici che prendono in giro le tradizioni e l'identità religiosa è certamente censurato dalla maggioranza degli italiani. Alla signora Likmeta la mia solidarietà".

Lavinia Mennuni, senatrice di FdI, si è unita alle critiche con una nota: "Sarei tentata dall’aggiungere un comma per salvaguardare la composizione tradizionale, a quel disegno di legge mio e di molti senatori cofirmatari, che tutela il presepe vietando di vietarlo. Ai radicali, il vecchio adagio di ‘scherzare con i fanti ma di lasciare stare i santi‘ senza toccare le grandi figure di Maria Santissima e di San Giuseppe che insieme al bambinello costituiscono l’architrave insostituibile dell’immensa tradizione religiosa del nostro popolo”. Anche Antonio Baldelli, deputato meloniano, ha dichiarato: "Il presepe è simbolo non solo della tradizione, ma anche del sentimento religioso di oltre 1,3 miliardi di cattolici nel mondo. Se non piace è sufficiente non utilizzarne l'immagine né il significato".

La replica di Magi

"Vogliono imporre il presepe obbligatorio nelle nostre scuole pubbliche e laiche per discriminare i bambini e i ragazzi delle altre religioni e nessuno dice niente. Invece, una cartolina di auguri postata sui social di Piu' Europa per celebrare lo spirito di inclusività e amore che dovrebbe contraddistinguere il Natale viene addirittura accusata di blasfemia". La risposta è arrivata tramite i social da Riccardo Magi, segretario di +Europa. Magi ha aggiunto: "C'è chi usa i simboli religiosi contro le minoranze di questo Paese e c'è chi come noi vuole unire e mandare un messaggio di pace e libertà in un momento di festa come il Natale. Chi si scandalizza ritrovi la stella cometa del buon senso".

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