La ministra Bernini contro studenti che la contestano sul test di Medicina: “Siete solo poveri comunisti”

"Posso fare una citazione storica? Ecco i nostri amici contestatori. Sapete come diceva il presidente Berlusconi? Siete sempre solo dei poveri comunisti". Lo ha detto la ministra dell'Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, rispondendo dal palco di Atreju a degli studenti universitari che la stavano contestando durante il suo intervento alla manifestazione.
Al centro della protesta il nuovo test di Medicina, che preoccupa gli studenti: al primo appello è risultato promosso in tutte e tre le prove poco più di uno studente su dieci, tra le polemiche per presunte irregolarità e possibili ricorsi. "Con il semestre filtro, rischiamo di perdere un anno. Se io non arrivo al 18 di Fisica rischio di perdere un anno anche se ho preso 30 a Chimica e 30 a Biologia. Sui gruppi Whatsapp leggiamo di studenti che hanno pensieri suicidi, studenti che hanno ripreso con lo psicologo…Non ce la facciamo più", ha detto un portavoce dei contestatori.
"Non è vero", ha replicato Bernini sul rischio di perdere un anno. Non è chiaro se facesse riferimento all'ipotesi di una graduatoria unica anche con chi ha subito una bocciatura. Poi ha contrattaccato: "Stavate meglio con i test pagando 30mila euro?".
La reazione più stizzita della ministra è però arrivata prima di questo confronto, non appena Bernini ha preso il microfono per parlare e sono partite le proteste. "Eccoci qua, ci sono i nostri amici contestatori", ha subito detto sarcastica, prima di chiamare un applauso del pubblico. È seguita la citazione di Berlusconi: "Siete sempre e solo dei poveri comunisti. Imparate ad ascoltare prima di contestare. Fatemi parlare prima di contestare". E ancora: "Questo dimostra tutta la vostra inutilità. Siete inutili".
È servito qualche minuto per riportare l'ordine. Dopo un tentativo da parte della ministra di tirare dritta, la protesta non si è interrotta. "Dovete imparare che non siete solo voi gli studenti, sono tutti. Dovete imparare a rappresentare voi stessi, non dire che rappresentate tutti", ha aggiunto allora Bernini. "Sono abituata, i ragazzi mi accompagnano dappertutto", ha detto alla platea. "Sono stata in Palestina a portare studenti palestinesi in Italia, e sono stata contestata dai pro Pal in Italia, da loro. Come possono contestare l'evidenza? Se si vuole essere ascoltati bisogna ascoltare prima, altrimenti parlate di niente".
Alla fine, il compromesso: la ministra è scesa tra i pubblico e ha dato il microfono a uno dei contestatori, che ha protestato per l'impostazione del test di Medicina. Tornata sul palco, ha iniziato a rispondere: "Non mi fanno parlare, questa è la strategia del caos, loro parlano ma non ascoltano, quindi continuano a ripetere gli stessi slogan in maniera ossessivo-compulsiva. Comincio a preoccuparmi quando qualche partito politico fa loro eco".
Entrando nel merito, Bernini ha detto: "Mi assumo la responsabilità: a febbraio la graduatoria sarà completata, e quelli che fino a un anno fa sono stati vittime delle lobby degli speculatori sul sangue degli studenti e delle loro famiglie, saranno non candidati ai test, test basati su domande inutili, ma saranno degli studenti universitari. Abbiamo fatto entrare 55mila studenti universitari. 24.026 studenti universitari saranno a febbraio in graduatoria a Medicina, gli altri potranno scivolare sulle materie affini. Questo è l'impegno che mi assumo, qui davanti a voi. Le chiacchiere stanno a zero".