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La Lega vuole estendere il condono anche a Imu e Tasi: spunta l’emendamento alla manovra

La Lega mira a estendere la sanatoria contenuta nel decreto fiscale anche alle entrate comunali come Imu, Tasi e imposta sulle insegne. La proposta è contenuta in un emendamento presentato dal Carroccio alla Commissione Finanze del Senato. La Lega chiede inoltre il raddoppio della multa (compresa tra 848 e 3.393 euro) prevista per gli automobilisti pizzicati a viaggiare senza assicurazione e la sospensione della patente per i recidivi.
A cura di Charlotte Matteini
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La Lega mira a estendere la sanatoria contenuta nel decreto fiscale anche alle entrate comunali come Imu, Tasi e imposta sulle insegne. La proposta contenuta in un emendamento presentato dal Carroccio alla Commissione Finanze del Senato recita: "Con riferimento alle entrate, anche tributarie, dei comuni, non riscosse a seguito di provvedimenti di ingiunzione fiscale, notificati, negli anni dal 2000 al 2017, dagli enti stessi e dai concessionari della riscossione, i medesimi enti locali possono stabilire, entro il termine fissato per la deliberazione del bilancio annuale di previsione, l'esclusione delle sanzioni". 

Un altro emendamento, del leghista Enrico Montani, prevede inoltre il raddoppio della multa (compresa tra 848 e 3.393 euro) prevista per gli automobilisti pizzicati a viaggiare senza assicurazione. Nei casi di reiterazione viene proposta anche "la sanzione amministrativa accessoria del fermo amministrativo del veicolo per quarantacinque giorni" e "la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente per sessanta giorni". La Lega chiede inoltre l'introduzione di una nuova tassa da applicare su tutti i trasferimenti in denaro in Paesi extra Ue, un prelievo dell'1,5% su tutte le operazioni sopra i 10 euro. In tutto i senatori hanno depositato 578 emendamenti, che andranno al voto, probabilmente, a partire dalla metà della prossima settimana.

Per quanto riguarda i risarcimenti per i risparmiatori truffati dalla banche popolari, non risulta alcuna modifica alla norma contenuta nella legge di bilancio. Dopo l'incontro odierno con i sottosegretari all'Economia Massimo Bitonci (Lega) e Alessio Villarosa (M5S) molti risparmiatori si dichiarano delusi: "Anche oggi speravamo in un incontro più risolutivo con il governo ed invece non c'è stato tempo per molte domande che avremmo voluto fare, e che la stessa ‘Associazione vittime del Salvabanche' non ha potuto fare. Ad oggi rimane, per l'ennesima volta, il fondo di 1 miliardo e mezzo, ma sono ancora poco chiare le modalità del rimborso. I risparmiatori avrebbero voluto più chiarezza, che purtroppo non c'è stata. E rimangono ancora delle incongruenze. Si parla di rimborso degli azionisti al 30 per cento, che per ammissione di alcuni esponenti di governo potrebbe salire al 45 o sicuramente al 50 per cento. Noi, però, ovviamente ci basiamo sulla norma che è uscita. Il governo afferma che tutte queste modifiche migliorative saranno inserite nel collegato fiscale, ma ovviamente non conosciamo né i tempi né le modalità, e permane almeno da parte dell'Associazione vittima del Salvabanchè profonda insoddisfazione", ha dichiarato il presidente dell'Associazione vittime del salvabanche, Letizia Giorgianni.

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