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La Lega ci ripensa: niente aumento stipendi per presidente e assessori della Regione Piemonte

Niente aumento degli stipendi per gli assessori e il presidente della Regione Piemonte: la Lega ci ripensa e ritira la sua proposta di legge che avrebbe dato loro mille euro in più al mese, equiparando la cifra della giunta a quella percepita dai consiglieri regionali. Ma il Carroccio non si arrende: “Rimanderemo il tema a una riorganizzazione più ampia”.
A cura di Stefano Rizzuti
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L’aumento di stipendi per gli assessori e il presidente della Regione Piemonte non ci sarà. La Lega ci ripensa e la maggioranza di centrodestra fa un passo indietro. Ma non si arrende, come annuncia lo stesso gruppo del Carroccio. La proposta di legge della Lega di aumentare di mille euro mensili gli stipendi per il presidente Alberto Cirio e per i suoi assessori è stata ritirata. Il provvedimento era nato con l’obiettivo di allineare i compensi dei componenti della giunta con quelli dei consiglieri regionali che ad oggi, in alcuni casi, sono più alti. Per i consiglieri, infatti, è previsto un rimborso spese mensile di 3.500 euro, mentre per gli assessori e per il presidente questo importo si riduce di mille euro nel caso in cui utilizzino le auto blu.

La Lega ritira la proposta sull'aumento degli stipendi

La proposta di legge della Lega non entrerà, come inizialmente previsto, nel collegato alla Finanziaria. Dopo la notizia data da Repubblica si era infatti subito scatenata la polemica, con le proteste di Movimento 5 Stelle e Pd che parlavano di “regalo alla casta”. Proteste che non sono rimaste inascoltate, costringendo il Carroccio a fare un passo indietro sulla proposta del suo capogruppo Alberto Preioni. Una retromarcia obbligata, magari, dai vertici del partito di Matteo Salvini che potrebbero aver giudicato impopolare una mossa del genere.

La conferma del passo indietro arriva attraverso un comunicato del gruppo della Lega in Consiglio regionale: “Alla luce delle polemiche strumentali generate in questi giorni a mezzo stampa, che stanno provocando il fraintendimento da parte dell'opinione pubblica della ratio alla base di questa proposta, abbiamo ritenuto opportuno di ritirare l'articolo in questione, pur rivendicandone l’assoluta legittimità e la necessità di un correttivo a una disposizione che riteniamo ingiusta”.

Ma la norma non viene accantonata: rimanderemo il tema

Ma la Lega non si arrende e annuncia: “Rimanderemo il tema a una riorganizzazione più ampia dei criteri di definizione dell'indennità di coloro che rappresentano i cittadini nelle istituzioni del Consiglio e della Giunta regionale, dal momento che quelli attuali non rispettano il principio di giustizia del peso e delle effettive responsabilità dei ruoli e delle diverse funzioni”. Si parla, quindi, di un rinvio ma non di un accantonamento definitivo della norma. E anche la giunta, peraltro, si era detta favorevole a questo provvedimento, sottolineando come fosse incongruo il trattamento economico degli assessori e del presidente che guadagnano, mensilmente, meno dei capigruppo o dei presidenti di commissione in Consiglio regionale.

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