La consigliera di Avs Francesca Ghio abusata a 12 anni: “Ho detto al giudice chi mi ha violentata”

La consigliera comunale di Alleanza Verdi-Sinistra a Genova, Francesca Ghio, è stata sentita oggi nell'udienza contro l'archiviazione dell'inchiesta per violenza sessuale aggravata, subita quando era appena dodicenne. In tale circostanza, ha rivelato il nome dell'uomo che l'ha violentata. "Mi sono tolta un macigno. Ho detto al giudice il nome della persona che ha abusato di me", ha detto oggi.
Lo scorso novembre 2024, durante una seduta del consiglio comunale, l'esponente aveva raccontato di aver subito violenze sessuali quando era una bambina, da parte di una persona di "cui si fidava". In quell'occasione era stata chiamata anche dalla premier Giorgia Meloni. Successivamente era stata aperta un'inchiesta dalla Procura per violenza sessuale aggravata su minore.
Quando il pm ha chiesto l'archiviazione del fascicolo, il legale di Ghio si è opposto. Oggi nell'udienza davanti al giudice Matteo Buffoni, la consigliera ha fornito materiale probatorio oltre alla precisa identità del suo abuser. Ha raccontato cosa le è successo, i luoghi e la frequenza degli abusi. Spetterà al gip, che si è riservato, decidere se accogliere la richiesta di archiviazione o no.
"Sono contenta di aver contribuito alla giustizia nella maniera più forte che potessi, con la testimonianza della mia storia che è quella di tutte. Sono felice se son riuscita a dare un po' di coraggio nel non provare vergogna o colpa a denunciare e tenere la testa alta quando subiamo", ha detto.
"È probabile che questi fatti siano ormai prescritti – ha spiegato il suo avvocato Michele Ispodamia – ma era fondamentale circostanziare i fatti e fornire il nome nella convinzione che certi reati vengano ripetuti. La mia assistita ha offerto la sua più assoluta disponibilità a testimoniare in caso di un processo", ha aggiunto. "Per la dottoressa Ghio – ha continuato il legale- era fondamentale circostanziare, spiegare come si sono svolti i fatti e, soprattutto, dare cognizione all'autorità giudiziaria il nome di questa persona proprio nella convinzione che certi reati vengano ripetuti da questa persona. C'è la possibilità che adesso in questo tribunale o in un altro tribunale italiano ci sia un procedimento nella sede penale a carico di questa persona e, quindi, la dottoressa Ghio, ovviamente, ha offerto la più assoluta disponibilità a testimoniare in eventuali processi nei confronti di questa persona. Ora la Procura della Repubblica di Genova, il tribunale di Genova, hanno queste dichiarazioni e l'intento della dottoressa Ghio era offrire all'autorità giudiziaria", ha concluso l'avvocato.
"Non per me, per tutte", aveva scritto stamane sui social la consigliera prima di entrare in tribunale. Sebbene gli abusi da lei denunciati potrebbero cadere in prescrizione, i pm potranno comunque verificare se la persona accusata risulti coinvolta in altre indagini.