Jobs Act, Renzi: “Grande passo, italiani stanchi delle sceneggiate”

"Stanotte in Senato è andata molto bene. I senatori hanno fatto un grandissimo passo avanti", lo ha dichiarato questa mattina un raggiante Matteo Renzi, soddisfatto per aver incassato stanotte il voto di fiducia di Palazzo Madama sul Jobs Act. Interpellato dai giornalisti al suo arrivo al Nazareno per la riunione del Pd, il Premier ha tenuto a sottolineare soprattutto il margine dei voti conquistati dalla maggioranza che "è molto forte, 165 a 111". "Sono molto contento anche del risultato numerico, mi sembra che stia crescendo il sostegno" ha proseguito il Presidente del Consiglio, aggiungendo: "Ringrazio tutti i gruppi per aver votato fino all'una di notte. Ancora una volta, come sulle riforme costituzionali, si dimostra che ci sono senatori che vogliono bene all'Italia e senatori che continuano con le sceneggiate. Alla fine però stanno stancando anche i loro elettori, è un problema anche per loro".

"Lanci di libri contro la presidenza sono immagini tristi"

Il riferimento del Premier è ovviamente al caos scoppiato in Aula durante la discussione sul Jobs Act con tanto di regolamenti lanciati contro il Presidente Grasso. "Sono molto contento ma rimane l'amarezza perché i lanci di libri contro la presidenza sono immagini tristi per i cittadini che si domandano che senso abbia" ha affermato infatti Renzi, aggiungendo: "Gli italiani sono stanchi delle sceneggiate di alcuni, è fondamentale che si sia un recupero di logica e serenità". "Loro continuano a fare sceneggiate ma noi andiamo avanti" ha concluso il Premier.

"Dimissioni di Tocci son un errore"

Un accenno Renzi lo ha riservato anche alla questione del senatore Pd Walter Tocci che ha deciso di dimettersi dal Senato in dissenso dal Pd sul Jobs Act dopo aver votato la fiducia. "Farò di tutto perché Walter Tocci, che è una persona che stimo molto, continui a fare il senatore" ha assicurato Renzi, aggiungendo: "Tocci ha espresso le proprie posizioni ma poi ha accettato la linea del partito. La sua intelligenza, passione e competenza sono necessarie in un partito che ha il 41%. Nonostante abbiamo idee diverse farò di tutto perché resti in Senato. Proverò a dirgli che le sue dimissioni sono un errore".