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Iscrizioni a Sinistra italiana quintuplicate in 15 giorni: commissione valuta “anomalie”

A pochi giorni dal congresso, una sub-commissione composta da Elisabetta Piccolotti, Peppe De Cristoforo e Alfredo D’Attorre ha ricevuto “il mandato di presentare alla Commissione di garanzia il quadro della situazione delle anomalie sulle adesioni al percorso costituente” con “eventuali annullamenti e sospensioni”, si legge sul sito.
A cura di Claudia Torrisi
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Roma 21/02/2016, giornata conclusiva di ' Cosmopolitica ' convention dei movimenti e dei partiti della sinistra, organizzata da SI Sinistra Italiana. Nella foto

Tra pochi giorni, dal 17 al 19 febbraio, a Rimini ci sarà il congresso di Sinistra Italiana. In vista di questo appuntamento, nelle ultime settimane c'è stata la campagna di adesioni e iscrizioni, sia online che cartacee, per conquistare i voti. Un tesseramento che ha avuto un'impennata piuttosto improvvisa: in soli quindici giorni da 4mila iscrizioni si è passati a 21mila – praticamente cinque volte tanto.

Una situazione quanto meno particolare, tanto che tre dirigenti sono stati incaricati di valutare eventuali anomalie. Una sub-commissione composta da Elisabetta Piccolotti, Peppe De Cristoforo e Alfredo D’Attorre, infatti, ha ricevuto "il mandato di presentare alla Commissione di garanzia il quadro della situazione delle anomalie sulle adesioni al percorso costituente a partire dalle denunce di irregolarità e veridicità dei dati inseriti, procedendo nella riunione convocata per il 31 gennaio con eventuali annullamenti e sospensioni", si legge sul sito di Sinistra Italiana.

Come racconta Repubblica, comunque, non è detto che l'improvviso aumento sia dovuto tutto a un "gioco di tessere". In gioco ci sono altri fattori come l'anno nuovo, la vittoria al No del referendum. Tutto sommato, poi, 21mila tessere rientrano nelle stime raccolte da Sel gli anni precedenti. Il dubbio di acquisti di "pacchetti di tessere", però, permane, soprattutto nelle aree dove le cifre sono più alte.

Stando ai numeri delle iscrizioni nei vari territori, è il Lazio ad avere il maggior numero di tessere: 4500, di cui 3600 nella provincia di Roma e dati molto alti a Civitavecchia. Poi c'è la Campania con 3200 iscritti (2100 nella provincia di Napoli), la Puglia con più di 2500 iscritti, la Toscana (1500), la Lombardia (1400), la Calabria (1100) e la Basilicata (poco più di 1000 iscritti) e l'Emilia-Romagna. In coda ci sono Veneto, Sardegna, Piemonte, Liguria tra 800 e 600 tessere e poi le altre regioni.

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