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Inchiesta Fanpage, M5s: “Salvini e Durigon raccontino verità. Pretendiamo chiarezza, basta scappare”

“Sono passati diversi giorni dall’inchiesta di Fanpage e la Lega non ha ancora spiegato nulla, nemmeno il suo rapporto economico e politico con il sindacato Ugl. Oltre a minacciare querele o a nascondersi dietro silenzi, Salvini e Durigon ci vengano a raccontare la verità: pretendiamo chiarezza. Basta scappare”: lo afferma il M5s chiedendo al Carroccio di fare chiarezza rispetto a quanto emerso dalla nostra inchiesta su alcune dichiarazioni del sottosegretario leghista e sui rapporti opachi tra il partito e il sindacato Ugl.
A cura di Annalisa Girardi
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Il Movimento Cinque Stelle continua a chiedere chiarezza alla Lega rispetto a quanto emerso dall'inchiesta di Fanpage.it sui rapporti opachi tra il partito di Matteo Salvini e il sindacato Ugl, che vedono al centro la figura del sottosegretario all'Economia, Claudio Durigon. Il quale, ripreso da Fanpage.it, ha anche promesso nomine pubbliche e affermato di aver piazzato un generale della Guardia di Finanza nominato dal partito nelle indagini che riguardano proprio il Carroccio. "Sbaglia di grosso Matteo Salvini se pensa di liquidare la vicenda emersa dall’inchiesta di Fanpage – e che vede coinvolto il suo fedelissimo Claudio Durigon – con una battuta ironica o affermando en passant che il sottosogretario al Mef avrebbe dichiarato chiaramente il falso", affermano ora i deputati e le deputate del M5s in Commissione Esteri.

Il leader della Lega, infatti, alla richiesta di commentare la nostra inchiesta, aveva tagliato corto affermando che quanto dichiarato da Durigon fosse falso. " La questione per noi è tutt’altro che chiusa. Se con le parole ‘Quello che indaga sulla Lega l’abbiamo messo noi’ Durigon dice veramente il falso, perché lo fa? Perché gettare fango sulla Guardia di Finanza? E ancora: perché Durigon lascia intendere una nomina in Puglia per una persona che sarebbe compromessa con la giustizia?", aggiungono i parlamentari Cinque Stelle. Per poi sottolineare che, nonostante siano ormai passati diversi giorni dalla pubblicazione della nostra inchiesta, i chiarimenti richiesti alla Lega da più parti politiche non sono ancora arrivati: "Sono passati diversi giorni dall’inchiesta di Fanpage e la Lega non ha ancora spiegato nulla, nemmeno il suo rapporto economico e politico con il sindacato Ugl. Oltre a minacciare querele o a nascondersi dietro silenzi, Salvini e Durigon ci vengano a raccontare la verità: pretendiamo chiarezza. Basta scappare".

E ancora, in una nota i parlamentari Cinque Stelle Francesco Silvestri e Giovanni Endrizzi affermano: "Ormai sembra chiaro che la Lega ha deciso di adottare la strategia del ‘fare finta di niente'. Eppure gli interrogativi sorti dopo l'inchiesta giornalistica di Fanpage, che ha fatto emergere in maniera lampante comportamenti poco chiari e parole inappropriate del sottosegretario al Mef Claudio Durigon, meritavano altre e più tempestive risposte". Infine, il deputato M5s in Commissione Bilancio Giuseppe Buompane conclude: "Per ora l'unica replica attribuita a Durigon fa riferimento a ‘decine di querele' che starebbe depositando il suo legale, mentre Matteo Salvini, leader del suo partito particolarmente vicino al sottosegretario, ha definito chiaramente falsa la frase ‘quello che indaga della Guardia di Finanza, il generale…lo abbiamo messo noi, per questo siamo tranquilli' pronunciata da Durigon. È incredibile che né il presunto autore della frase né il suo capo di partito abbiano qualcosa da aggiungere".

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