In Valle d’Aosta passa il referendum propositivo contro l’inceneritore

Per la prima volta in Italia raggiunto il quorum su un referendum propositivo, ovvero su una legge presentata dai cittadini alla quale gli amministratori devono sottostare in caso di vittoria alle consultazioni. In Valle d'Aosta infatti i cittadini ieri hanno detto no alla costruzione dell'inceneritore programmato dalla giunta regionale votando sì alla legge regionale di iniziativa popolare che riorganizza la gestione dei rifiuti nella Regione. L’affluenza definitiva alle urne alle 22 di ieri sera è stata del 48,92% raggiungendo il quorum che in Valle d'Aosta è fissato al 45% degli eventi diritto. E' questo ovviamente il risultato più importante visto che era quasi scontata la vittoria dei sì che alla fine dello scrutinio poche ore fa hanno vinto largamente, con il 94,02% dei voti contro il 5,98% dei no. Le schede nulle sono state lo 0,67% mentre quelle bianche lo 0,86%.
Terza volta che viene presentato un referendum propositivo – L'amministrazione regionale guidata dall'Union Valdotaine con una giunta di centrodestra dovrà così dire addio alla chiusura della discarica di Brissogne e alla costruzione di un pirogassificatore il cui progetto era stato già approvato. Uno dei più grandi appalti mai assegnati nella Regione per un impianto destinato a bruciare le oltre 65mila tonnellate di rifiuti prodotte, bloccato però dai cittadini riuniti nell’associazione Valle Virtuosa che hanno raccolto le firme per il referendum appoggiati dalle associazioni ambientaliste e da alcuni partiti come il Movimento Cinque Stelle. Tutto questo è stato possibile grazie ad una legge che permette alle regioni a Statuto speciale di potersi dotare dello strumento del referendum propositivo che non è previsto dalla Costituzione ma vige solamente nella provincia autonoma di Bolzano e appunto in Valle d’Aosta.