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In un giorno lasciano l’incarico i portavoce di Valditara e Sangiuliano. E a Palazzo Chigi arriva Sechi

Il governo Meloni sembra avere un problema con i suoi responsabili della comunicazione: in giorno lasciano il portavoce del ministro Valditara e quello del ministro Sangiuliano. Ma nelle scorse settimane altre dimissioni avevano fatto rumore.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il governo perde pezzi, o meglio perde i suoi collaboratori: hanno lasciato l'incarico due portavoce di due ministri, Valditara e Sangiuliano, a capo dei dicasteri dell'Istruzione e del Merito e della Cultura. E intanto dal prossimo 6 marzo a Palazzo Chigi è atteso Mario Sechi, attuale direttore dell'Agi, come capo dell'Ufficio stampa e relazioni con i media.

Insomma la squadra della comunicazione del governo necessitava evidentemente di una ristrutturazione. Pare che per il momento Giovanna Ianniello, storica portavoce di Giorgia Meloni, resti a Palazzo Chigi, anche se sembra stia valutando un passaggio nella squadra di Francesco Rocca, neo presidente della Regione Lazio, alla ricerca di una portavoce.

Da oggi comunque è ufficialmente fuori dal ministero di viale Trastevere Giovanni Sallusti, nipote del direttore di Libero Alessandro: ieri si è dimesso dall'incarico di portavoce del ministro Giuseppe Valditara, dopo che quest'ultimo era finito sotto accusa per le ‘minacce' alla preside fiorentina, che aveva scritto una lettera ai suoi studenti denunciando il pestaggio squadrista ai danni di alcuni ragazzi di un altro liceo. Le dimissioni, viene spiegato in una nota del ministero, sono dovute a motivi personali e famigliari; si aggiunge poi che Sallusti continuerà comunque a collaborare come consigliere del ministro.

E sempre nella giornata di ieri un altro addio improvviso: va via anche Marina Nalesso, la portavoce del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. In questo caso però non sono state diffuse le motivazioni. Nalesso torna al Tg2, la stessa testata diretta da Sangiuliano prima della nomina a ministro. Due dimissioni nell'arco di 24 ore.

Nelle scorse settimane c'erano state anche le dimissioni del portavoce del ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso, Gerardo Pelosi, e della responsabile della segreteria, Valentina Colucci. La rottura sarebbe stata provocata, secondo la La Repubblica, da una lite scoppiata dopo l'annuncio sull'accordo raggiunto con i benzinai. Non è passato inosservato nemmeno l'addio del capo di gabinetto della ministra delle Riforme, Maria Elisabetta Casellati, Alfonso Celotto, anche lui ufficialmente "per ragioni personali".

Ma tutte queste dimissioni da parte dei responsabili della comunicazioni sono davvero un caso? O si tratta piuttosto di una vera e propria fuga?

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