45 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

In Italia il tasso di natalità è al minimo storico, ci sono più over 80 che bambini sotto i dieci anni

L’Istat riporta che nel 2023 il tasso di natalità in Italia è sceso ancora una volta: meno nati e popolazione più anziana, anche se il calo è compensato dalle persone che arrivano dall’estero. L’età media è di 46,6 anni, quasi un abitante su quattro ha più di 65 anni e ci sono più ultraottantenni che bambini sotto 10 anni.
A cura di Luca Pons
45 CONDIVISIONI
Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

Nessun colpo di scena, i nuovi dati Istat confermano che in Italia il numero di nuovi nati continua a scendere, mentre la popolazione invecchia e diventa meno numerosa, anche se recupera grazie all'immigrazione dall'estero. Gli ultimi numeri pubblicati dall'istituto di statistica sono quelli provvisori sul 2023, e parlano di un tasso di fecondità arrivato a una media di 1,20 figli per ogni donna in età convenzionalmente riproduttiva (tra i 15 e 49 anni). Il minimo storico, registrato nel 1995, fu di 1,19 figli per donna.

Nel 2023 in Italia sono nate 379mila persone, ovvero 6,4 nuovi bambini per ogni mille abitanti. È un nuovo minimo, ancora più basso del 6,7 registrato nel 2022. Nel complesso, l'anno scorso sono nate 14mila persone in meno rispetto all'anno precedente. Se si conta a partire dall'ultimo anno in cui le nascite erano aumentate, cioè il 2008, il calo complessivo è stato di 197mila.

La popolazione è diminuita in modo meno drastico, dato che la carenza di neonati è stata compensata in parte dall'immigrazione. Al 1° gennaio 2024 c'erano 58 milioni e 990mila abitanti, ‘solo' 7mila in meno rispetto a un anno prima, ovvero un calo di meno di 0,1 per mille abitanti. Nel 2023 questo calo era stato di 33mila persone, e in generale dopo la pandemia il calo della popolazione sembra aver rallentato. Nelle Regioni del Sud la diminuzione è molto più marcata: -4,1 abitanti per mille (in Basilicata si arriva a -7,4 per mille), mentre al Nord c'è un aumento (+2,7 per mille, con picchi in Trentino-Alto Adige e Lombardia) e al Centro la situazione è stabile (+0,1 per mille).

Il calo della popolazione sarebbe decisamente più forte se non fosse per l'immigrazione. Infatti, risulta che 142mila persone siano andate all'estero, ma ben 416mila al contrario si siano registrate in Italia da un Paese straniero. Questo ha compensato "quasi totalmente il deficit" dovuto alla bassa natalità. Non a caso, la popolazione residente è scesa solo di 7mila unità, mentre i cittadini italiani sono ben 174mila in meno.

Un altro elemento è l'invecchiamento. L'età media della popolazione oggi è di 46,6 anni, nel 2023 era di 46,4 anni (una differenza di circa tre mesi). Un quarto degli abitanti italiani, il 24,3%, ha più di 65 anni. I centenari sono ben 22mila e 500, il dato più alto mai registrato. Un dato particolare riguarda gli ultraottantenni: sono 4 milioni e 554mila, circa 50mila in più di un anno fa, e sono più dei bambini al di sotto dei dieci anni, che invece sono 4 milioni e 441mila. Nel 1999, c'erano 2,5 bambini per ogni anziano, mentre cinquant'anni fa c'erano nove bambini per ogni anziano.

La Regione più anziana è la Liguria: qui gli over 65 sono il 29% della popolazione, e un residente su dieci ha oltre ottant'anni. Ci sono poi Friuli-Venezia Giulia e Umbria. Al contrario, le percentuali più basse si trovano in Campania, con ‘appena' il 20,9% di over 65 e il 5,6% di ultraottantenni. Sono relativamente giovani anche Trentino-Alto Adige e Sicilia.

45 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views