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Imu, arriva l’esenzione per gli italiani all’estero e la Tari dimezza: chi può ottenere gli sconti

La Camera ha approvato all’unanimità una legge che prevede di ridurre l’Imu (fino ad azzerarla) e dimezzare la Tari per chi rispetta i requisiti. Si tratta di italiani all’estero che hanno una sola casa di proprietà in Italia, in un Comune di massimo 5mila abitanti, e hanno vissuto qui per almeno cinque anni prima di lasciare il Paese.
A cura di Luca Pons
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Dal 2026 scatta lo sconto su Imu e Tari per alcuni italiani all'estero, tempi del Parlamento permettendo. La Camera ha approvato all'unanimità, con 229 voti a favore e nessun contrario, una proposta di legge che prevede di ridurre moltissimo le tasse sulla casa per chi rispetta i requisiti. È necessario avere una sola casa di proprietà in Italia, in un Comune che ha al massimo 5mila abitanti. Quello deve essere l'ultimo Comune in cui si aveva la residenza prima di lasciare il Paese. E bisogna aver vissuto in Italia almeno cinque anni prima di andare all'estero. Nel complesso, si stima che siano circa 100mila le persone in queste condizioni.

La proposta è a prima firma del deputato del Pd Toni Ricciardi, ma ha messo d'accordo tutte le forze politiche. Dovrebbe scattare nel 2026, ma il passaggio alla Camera è stato solo il primo: ora toccherà al Senato. Non dovrebbero esserci intoppi dal punto di vista politico, ma per conoscere con esattezza le tempistiche bisognerà aspettare che la norma diventi legge.

Chi può ottenere lo sconto Imu e Tari

Oggi solo i pensionati con certe caratteristiche specifiche possono ottenere agevolazioni di questo tipo. Con la nuova legge, invece, l'esenzione o l'abbassamento dell'Imu oggi spettano a chi rispetta i requisiti:

  • essere un italiano iscritto nell’Anagrafe degli italiani residenti all’estero;
  • essere proprietario di una sola casa in Italia, a uso abitativo, che non è messa in affitto né data in comodato ad altri;
  • la casa deve trovarsi nell'ultimo Comune in cui si aveva la residenza prima di andare all'estero;
  • questo Comune deve avere una popolazione di non oltre 5mila persone;
  • Infine, è necessario aver vissuto almeno cinque anni in Italia prima di lasciare il Paese.

Insomma, la norma è rivolta a chi vive all'estero e ha una sola casa, in un paese, da cui non ricava guadagni perché non la mette in affitto in alcun modo. L'idea è far pagare meno chi, in Italia, possiede un immobile ma magari ci torna raramente, anche vivendoci pochi giorni all'anno. Chi è in questa esatta condizione (circa 100mila persone, secondo le stime del Parlamento) potrà ricevere un forte sconto sulle tasse legate alla casa.

Quanto vale il taglio dell'Imu

La Tari sarà sostanzialmente dimezzata, e questo non prevede il rispetto di particolari caratteristiche. L'esenzione più significativa, però, è quella che riguarda l'Imu. In questo caso, l'entità dello sconto non sarà uguale per tutti. Dipenderà dal valore della casa, e quindi dalla sua rendita catastale. Lo sconto sarà rivolto alle rendite fino a 500 euro, e scenderà man mano che il valore dell'immobile sale. Anche chi si trova nella fascia più alta, comunque, avrà una riduzione di circa un terzo della somma che normalmente avrebbe pagato.

Ecco come lo sconto sull'Imu sarà legato alla rendita catastale dell'immobile:

  • se la rendita è fino a 200 euro, l'Imu sarà cancellata del tutto
  • se la rendita è tra 201 e 300 euro, l'Imu sarà ridotta al 40% del dovuto
  • se la rendita è tra 301 e 500 euro, l'Imu sarà ridotta al 67% del dovuto
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