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Il caso Cospito

Ilaria Cucchi fa visita ad Alfredo Cospito in carcere: “Nessuno deve più morire in cella”

“Peggiora di ora in ora, ho trovato le sue condizioni allarmanti”: lo ha detto Ilaria Cucchi dopo aver fatto visita ad Alfredo Cospito in carcere. “Nessuno deve più morire in cella”, ha aggiunto.
A cura di Annalisa Girardi
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Ilaria Cucchi si è recata in visita ad Alfredo Cospito nel carcere di Opera, nel Milanese, per verificare le condizioni di salute dell'anarchico al 41bis, da oltre cento giorni in sciopero della fame. "Ho trovato le condizioni di Alfredo Cospito a dir poco allarmanti e peggiora di giorno in giorno e di ora in ora. La cosa che mi mette più preoccupazione è che non ha nessuna intenzione di interrompere lo sciopero della fame, per lui è una lotta politica", ha detto la senatrice dell'alleanza Verdi e Sinistra.

Cucchi, che dalla morte del fratello Stefano è impegnata per tutelare i diritti dei carcerati, ha raccontato che Cospito le ha chiesto "di non interessarmi a lui, ma di pensare agli altri, ai detenuti anziani, malati, che sono al 41 bis". La senatrice ha anche detto: "Gli ho chiesto più volte come sta, se riesce ad andare avanti e se ha le forze". Cospito avrebbe risposto affermando di non avere più alcuna intenzione di incontrare politici: "Sono l'ultima che incontrerà e mi ha incontrato solo e esclusivamente per la mia storia, per quello che rappresento. Questo è il motivo per cui oggi sono venuta qui. Mio fratello è morto di carcere e nessuno mai più deve morire di carcere".

Nel frattempo Cospito avrebbe anche fatto pervenire al Dap una dichiarazione, affermando di non voler che in alcun caso si proceda con l'alimentazione forzata, se le sue condizioni dovessero peggiorare tanto da farlo precipitare in uno stato incosciente. Sarebbe la prima volta che alla polizia penitenziaria arriva una dichiarazione di questo tipo e ci sarebbero diversi profili giuridici da tenere in considerazione.

Intanto per il prossimo 15 febbraio è prevista in Aula alla Camera una nuova informativa del governo sul caso dell'anarchico. La Corte di Cassazione, invece, da parte sua ha anticipato l'udienza sul ricorso dell'anarchico contro il 41bis al prossimo 24 febbraio. L'appuntamento era stato inizialmente fissato per aprile (e poi anticipato a marzo), ma i legali di Cospito avrebbero chiesto di anticipare ulteriormente la data a causa delle condizioni di salute in peggioramento.

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