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Il tesoriere e deputato della Lega Giulio Centemero è stato condannato a 8 mesi

Giulio Centemero, deputato e tesoriere della Lega, è stato condannato a otto mesi per un presunto finanziamento illecito da 40mila euro ricevuto da Esselunga.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Il deputato e tesoriere della Lega, Giulio Centemero, è stato condannato a otto mesi. Il parlamentare del Carroccio è imputato per un presunto finanziamento illecito da 40mila euro che, secondo quanto stabilito dall'accusa, sarebbe stato concordato nel giugno del 2016 tra il leghista e l'allora patron dell'Esselunga Bernardo Caprotti, morto nel settembre successivo. A condannare il deputato è stata la giudice dell'undicesima sezione penale di Milano, Maria Idria Gurgo Di Castelmenardo. Il presunto finanziamento illecito sarebbe servito, sempre secondo l'accusa, a riempire le casse – vuote – di Radio Padania e a pagare delle iniziative. Inoltre il giudice ha stabilito una multa da novemila euro a Centemero e la sospensione della pena, mentre le motivazioni non sono state rese note e arriveranno nei prossimi 30 giorni.

La giudice ha confermato la richiesta dei pm di Milano, che avevano chiesto proprio otto mesi dopo la conclusione delle indagini della Guardia di Finanza. "Il 13 giugno del 2016 per volontà di Bernardo Caprotti" erano stati "erogati 40mila euro alla Lega, camuffati da liberalità nei confronti dell'associazione ‘Più voci'" – della quale Centemero è rappresentante legale – e "che sono serviti per pagare i debiti della voragine aperta della Lega, che è Radio Padania", è la ricostruzione fatta dagli inquirenti. Col "processo di Genova in corso" e col "problema della confisca dei soldi che poi è arrivata" sui famosi 49 milioni di euro, "il modo più semplice per finanziare la Lega era pagare i debiti, versare i soldi nella voragine aperta della Lega, ossia Radio Padania".

I pm hanno poi sottolineato che la legge prevede che "che quando finanzi un partito devi dirlo e devi essere trasparente", mentre "è reato quando lo fai senza ammetterlo". Sempre secondo l'accusa quei 40mila euro sono stati così divisi: 10mila sono finiti nelle casse di Radio Padania e 30mila "girati a Mc, che lo stesso Centemero indica come una società partecipata dalla Lega". Con una parte di quei 30mila euro, tra l'altro, è stato pagato "un convegno del 25 giugno 2016 a Parma, organizzato dalla Lega per la costruzione del cantiere del centrodestra".

"Prendiamo atto del provvedimento assunto oggi e vedremo a breve quali ne saranno le motivazioni. Ma rimaniamo fermi sulle nostre posizioni. L'associazione ‘Più voci' è stata amministrata nel pieno rispetto delle regole e siamo certi che nei successivi gradi di giudizio non si potrà che prenderne atto", ha commentato il deputato leghista. "Attendiamo le motivazioni, ma siamo assolutamente sicuri dell'innocenza e confidiamo nei prossimi gradi di giudizio", ha invece sottolineato l'avvocato Roberto Zingari, uno dei legali di Centemero. Gli avvocati avevano chiesto l'assoluzione perché "il fatto non sussiste", anzi: "Si è trattato di un finanziamento a Radio Padania per ragioni commerciali", dato che la radio faceva pubblicità al marchio Esselunga.

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