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Il Ponte Morandi viene affidato ad Autostrade, parenti delle vittime: “Governo revochi concessione”

Il Ponte Morandi sarà gestito da Autostrade. La conferma arriva dalla ministra dei Trasporti De Micheli: “La gestione va al concessionario, che oggi è Aspi ma sulla vicenda c’è ancora l’ipotesi di revoca”. Ira delle opposizioni: “5Stelle ridicoli e bugiardi, due anni di menzogne e tempo perso”, ha attaccato Matteo Salvini. I parenti delle vittime chiedono al governo di ritirare la concessione.
A cura di Annalisa Cangemi
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Lo ha confermato anche la ministra dei Trasporti Paola De Micheli: "Il nuovo Ponte Morandi sarà gestito da Autostrade. Ho scritto io la lettera al sindaco Bucci. La gestione va al concessionario, che oggi è Aspi ma sulla vicenda c'è ancora l'ipotesi di revoca", ha detto la ministra a Radio 24 Mattino. Dopo il crollo del viadotto il 14 agosto del 2018, che provocò 43 vittime, il nuovo ponte progettato da Renzo Piano va al concessionario Aspi controllata dai Benetton. Le polemiche sull'affidamento della nuova infrastruttura sembrano quindi essere arrivate al capolinea: la revoca della concessione, annunciata più volte, non è mai stata attuata.

Dopo la diffusione della notizia è Egle Possetti, presidente del Comitato Ricordo Vittime Ponte Morandi, a chiedere al governo di chiarire: "Chiediamo la revoca della concessione e vorremmo avere notizie dal governo prima che ci sia la commemorazione del 14 agosto. Non è accettabile che dopo due anni non si sia ancora definita questa questione. Non mi aspettavo altro, tecnicamente e logicamente parlando mi sembrava inevitabile". Dura reazione anche da Alberto Pallotti, presidente dell'Associazione italiana familiari e vittime della strada onlus: "A due anni di distanza dalla tragedia, il Ponte Morandi di Genova torna nelle mani di Autostrade per l’Italia S.P.A., società controllata dai Benetton, senza che nemmeno il processo abbia avuto inizio. Siamo di fronte all’ennesima vergogna della storia italiana".

Il M5s aveva assicurato di voler togliere le concessioni ai Benetton, perché avrebbero aumentato i pedaggi, senza tutelare gli automobilisti, e non si sarebbero invece preoccupati di effettuare una manutenzione sufficiente sulla rete autostradale. Avrebbero creato un impero, intrecciando affari e politica, nominando ex ministri, sottosegretari, parlamentari e nei Consigli di amministrazione delle loro concessionarie. E quando ai pentastellati veniva fatto notare che la revoca avrebbe avuto un costo pari a 23 miliardi di euro, rispondevano giudicando questa cifra una "montatura" alimentata dai media.

No più tardi di sei mesi fa un post del Movimento Cinque Stelle recitava: "I Benetton e le loro controllate negli ultimi 13 anni hanno fatto il bello e il cattivo tempo con i soldi dei cittadini e il consenso della politica. Una classe dirigente corrotta e allettata dalle cospicue offerte economiche della famiglia di Ponzano Veneto, che per riempire le proprie tasche ha messo in secondo piano manutenzione e tutele per gli automobilisti".

Polemiche per la concessione dell'opera ad Autostrade

"Confermata la concessione ad Autostrade? Cosa non si fa per salvare la poltrona, 5Stelle ridicoli e bugiardi, due anni di menzogne e tempo perso: colpa di Salvini anche questo?". attacca il leader della Lega Matteo Salvini.

Polemiche sono state sollevate anche da Forza Italia: "La notizia del giorno è che il Ponte Morandi e' affidato ad Autostrade. Non ci sono chiacchiere o dietrologie da fare il Movimento 5 stelle per l'ennesima volta è stato smentito dai fatti, il populismo si e' infranto sulla realtà, sulle regole dello Stato di diritto. Conte ha preso in giro il popolo presentandosi a Genova due giorni dopo la tragedia e dicendo ‘mai più Benetton', non sapendo o volendo ignorare consapevolmente che quell'azienda è composta per il 70% da investitori stranieri", ha detto il deputato azzurro Giorgio Mulè.

"Però, mentre loro giocavano a rincorrere Aspi con la bandiera del giustizialismo in mano in Italia sono crollati altri ponti gestiti da Anas a riprova del fatto che non c'è un disegno criminoso da parte dei ‘prenditori' ma ci sono delle manutenzioni che non sono state fatte o per mancanza di soldi o per mancanza di personale. E allora mi domando: potevano assumere questo personale? Sì. Lo hanno fatto? No. Potevano assumere personale per l'Agenzia nazionale di sicurezza per le infrastrutture? Sì. Lo hanno fatto? No. Potevano investire qualche miliardo per la manutenzione di strade e autostrade? Sì Lo hanno fatto? No", ha detto Mulè intervenendo questa mattina ad Agora' Estate.

"Leggo la rassegna di questa mattina e penso… Ai grillini che promettevano, sulle macerie del Morandi, che avrebbero tolto subito le concessioni. A chi ci accusava di essere amici di Autostrade quando predicavamo solo buon senso dicendo che la giustizia si fa nei tribunali", ha scritto su Facebook Giovanni Toti, presidente della regione Liguria.

"Ai tanti partiti di Governo che si sono riempiti la bocca di cambiamento e nuova politica senza prendere una, che sia una, decisione su questo tema – ha aggiunto – Ad alcuni giornalisti che concionavano sulle malefatte di Autostrade, ci accusavano di difenderle e inneggiavano alla giustizia che il Governo avrebbe fatto togliendo le concessioni. A chi ha bloccato infrastrutture già finanziate da Autostrade, come la Gronda, che ora annunciano come opera strategica dopo averla stoppata (facendo risparmiare la concessionaria). A chi, pur conoscendo la legge, ha mentito agli italiani facendo credere loro che avrebbero potuto estromettere Autostrade con un colpo di spugna. A chi ha permesso che Autostrade non facesse lavori di messa in sicurezza in questi due anni. A chi per colpa di questo squallido balletto ha inchiodato i liguri in code interminabili in piena stagione estiva".

Ebbene, prosegue Toti, "dopo due anni di minacce, immobilismo, proclami, giustizia promessa e rimandata il ponte di Genova verrà riconsegnato proprio ad Autostrade, come ha ordinato il Governo M5S-PD. Io non dico nulla. Ma nulla di nulla. Aspetto solo il commento di: Travaglio, Pedullà, Salvatore, Di Maio, Lunardon, alcuni giornalisti che vorrebbero fare politica, insomma tutti coloro che in questi anni hanno pontificato per i loro amici".

"Perché a differenza loro – continua -, noi siamo amici solo dei liguri e vogliamo autostrade che funzionino e sicure. Ci interessa solo questo. Altri forse sono amici di altro… e altri. Sicuro non della verità. Forse perché la verità vi fa male: voi ridate il ponte ad Autostrade senza ottenere nulla. Noi continuiamo a lavorare per l'interesse dei liguri. E intanto per la tragedia del Morandi e per le sue 43 vittime nessuno ancora ha pagato. Mentre a Roma litigavate, noi in Liguria almeno abbiamo ricostruito il ponte. Forse abbiamo ringhiato meno di voi… ma visti i risultati…".

La replica del M5s

"Sulla concessione delle autostrade il governo ha lavorato senza sosta. Dopo aver raggiunto un risultato importantissimo, con il nuovo ponte Morandi costruito in meno di due anni, adesso è arrivato il momento di decidere, possibilmente entro questa settimana", lo ha detto il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, e capo delegazione del Movimento 5 Stelle.

Sulla questione è intervenuto anche il reggente Vito Crimi: "Il Ponte di Genova non deve essere riconsegnato nelle mani dei Benetton. Non possiamo permetterlo. Questi irresponsabili devono ancora rendere conto di quanto è successo e non dovrebbero più gestire le autostrade italiane. Su questo il M5S non arretra di un millimetro", ha scritto in un tweet il capo politico M5S.

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