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Il Pil in frenata pesa anche sui soldi che gli stranieri inviano ai loro Paesi: i dati Bankitalia

La “crescita frenata” dell’economia italiana incide sui flussi di denaro inviati all’estero dai cittadini stranieri residenti nel nostro Paese. La Banca d’Italia registra un calo complessivo delle rimesse dello 0,4%.
A cura di Giulia Casula
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L'economia italiana rallenta e questo ha finito per pesare anche sul bilancio delle rimesse dei cittadini stranieri residenti nel nostro Paese verso quello d'origine. Secondo le statistiche elaborate dalla Banca d'Italia, nel quarto trimestre dello scorso anno le somme di denaro inviate all'estero dai lavoratori stranieri presenti sul territorio sono diminuite del 2,4%, mentre il calo complessivo per tutto il 2023 si attesta attorno allo 0,4%.

Una contrazione che viaggia di pari passo con l'andamento economico del Paese, che attualmente si trova in una condizione di "crescita frenata". Rispetto infatti al +3,7% del 2022, legato alla fase di ripresa post-pandemia, nello scorso anno il Pil è cresciuto solo dello 0,7%. Questa situazione di stagnazione ha influito anche sui trasferimenti di denaro degli stranieri residenti in Italia che nel 2023 sono scesi a quota 8,1 miliardi di euro contro gli 8,2 dell'anno precedente. Le variazioni maggiori hanno riguardato i flussi verso l'Africa sub-sahariana e verso l'Unione Europea, in calo rispettivamente del  7,8% e del 4,7%.

Fonte: Banca d'Italia
Fonte: Banca d'Italia

I numeri sulle rimesse: quali sono le regioni in controtendenza

In generale, quasi tutte le regioni italiane hanno riportato una crescita negativa o pressoché nulla delle rimesse inviate all'estero nel 2023, fino a picchi del 7,7% come in Sardegna. Il calo ha coinvolto anche Lombardia, Lazio ed Emilia-Romagna, da cui provengono circa la metà dei flussi di denaro inviati dai cittadini stranieri verso i loro Paesi di origine (con variazioni rispettivamente dello 0,3%, 1,2% e 0,2 %). A fare eccezione è la Toscana che ha riportato una crescita dell'1,5% e risulta tra le prime cinque regioni più importanti in termini di rimesse. Variazioni positive si sono registrate anche in Molise e Basilicata, rispettivamente +5,8% e +4,1%, anche se il loro contribuito sul totale del denaro diretto all'estero è molto basso. L'incidenza delle due regioni sulle rimesse degli immigrati verso i loro paesi d'origine infatti si ferma allo 0,4% per la Basilicata e allo 0,1% per il Molise, seguita solo dalla Valle D'Aosta.

Fonte: Banca d'Italia
Fonte: Banca d'Italia

Per quanto riguarda i Paesi beneficiari delle rimesse provenienti dal nostro paese nel 2023, i dati di Bankitalia confermano i numeri dell'anno precedente: Bangladesh, Pakistan e Filippine restano i primi tre paesi destinatari dei flussi, con quote rispettivamente del 14,3%, 8,3% e 7,3%.

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