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Guerra in Ucraina

Il ministro Guerini assicura che le armi inviate agli ucraini “non cadranno in mani sbagliate”

Il ministro della Difesa Guerini ha risposto al question time alla Camera in merito alla cessione di armi agli ucraini.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha risposto a un'interrogazione parlamentare sulle iniziative per un rigoroso controllo sul trasferimento di forniture militari a favore delle autorità governative dell'Ucraina, con particolare riferimento all'eventuale inserimento di intermediari. Il rischio è che le armi, secondo il deputato Cristian Romaniello (Misto-EU Verde-VE), è che le armi possano finire in mani sbagliate: "Tra qualche anno potremmo trovarci ad affrontare delle guerre con terroristi e miliziani che adopereranno le armi che stiamo mandando adesso in Ucraina".

Il ministro della Difesa ha assicurato che lo Stato maggiore della Difesa è impegnato ad assicurare la tempestiva consegna dei materiali e degli equipaggiamenti alle Forze armate ucraina, assicurando che tali mezzi non cadano in mani diverse rispetto ai destinatari indicati. La cessione di mezzi materiali ed equipaggiamenti militari all'Ucraina, deliberata dal Parlamento su sollecitazione del presidente ucraino Zelensky "è caratterizzata dalla dovuta riservatezza per i profili sicurezza che il tema riveste", ha detto il ministro dem della Difesa Lorenzo Guerini, per cui non è possibile entrare nel dettaglio dell'elenco dei materiali e dei canali utilizzati nella consegna, visto che il contenuto del provvedimento è secretato. Guerini ha sottolineato però che tutto è avvenuto nel "rispetto delle procedure tecniche e parlamentari" ricordando che in merito al decreto che ha autorizzato l'invio dei materiali ha riferito anche al Copasir. "Non ci sono evidenze di impiego di compagnie private o contractors" coinvolti nel recapito delle armi e degli equipaggiamenti militari agli ucraini, e tutti i materiali "vengono consegnati in centri logistici dedicati e da lì consegnati ai rappresentanti governativi ucraini".

Durante il question time il deputato del Pd Enrico Borghi ha espresso vicinanza al ministro della Difesa, che ha ricevuto nei giorni scorsi minacce dirette dal capo del dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo, Paramonov: "A nome dei democratici esprimo solidarietà al ministro Guerini, per l'improvvido e inaccettabile attacco di cui è stato oggetto da parte del governo russo. Siamo certi che il suo operato non sarà condizionato da atti propagandistici e censurabili. Oggi è il tempo delle responsabilità e i complessi scenari internazionali ci hanno portato davanti a un bivio: chi sarà l'artefice della nostra sicurezza futura? Saremo noi o saranno gli altri? Sta dentro alla risposta a questa domanda la questione odierna. E siamo confortati dalle parole del presidente Draghi e dalla visione che lei ci rappresenta di una vera difesa europea".

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