Il ministro Giuli ora festeggia le guerre puniche e annuncia fondi per Canne

Domenica scorsa il ministro della Cultura Alessandro Giuli si è recato a Canne, in Puglia, per commemorare la battaglia combattuta tra l'esercito Roma e quello cartaginese durante la seconda guerra punica. Lo stesso giorno cadeva il 45esimo anniversario della strage di Bologna, in cui nel 1980 85 persone morirono a causa della bomba piazzata da un gruppo neofascista e moltissime rimasero ferite. Ma Giuli ha preferito visitare Canne per quello che lui stesso ha precisato essere il "duemiladuecentoquarantunesimo" anniversario della battaglia di Canne.
"Avevo promesso che il due di agosto avrei partecipato al Duemiladuecentoquarantunesimo anniversario della battaglia di Canne e ho mantenuto la promessa. I luoghi in cui la cultura esprime sé stessa e la propria identità, sono l'unico autentico contravveleno alla discordia e alle guerre di ogni ordine e grado", ha scritto su X con tanto di foto scattate durante la visita.
La battaglia di Canne si svolse il 2° agosto del 216 a.C, durante la seconda guerra punica, ed è ricordata come una delle più pesanti sconfitte subite dai Romani. In quell'occasione l'esercito di Cartagine, guidato da Annibale, annientò quello romano e degli alleati italici, comandato da Lucio Emilio Paolo e Gaio Terenzio Varrone. Moltissimi soldati morirono e i restanti furono fatti prigionieri. L'esito fu disastroso tanto da passare alla storia come una vera e propria mattanza per la Repubblica romana.
Così il ministro Giuli ha pensato di recarsi sul luogo della battaglia a oltre duemila anni di distanza, ma non solo: il titolare del Mic ha anche annunciato nuovi fondi da destinare al sito archeologico. "Ed è per questo che nei luoghi di guerra e di sofferenza, come qui dove si compì la battaglia di Canne, che il @MiC_Italia si affaccia offrendo fiori, offrendo la propria disponibilità economica, offrendo la propria presenza, offrendo le migliori qualità delle persone che conoscono il territorio e mappano le necessità culturali", ha scritto. "Quelle che abbiamo definito olivettianamente come la siccità culturale dei tanti luoghi d'Italia che hanno bisogno di essere valorizzati. Questo è il modo migliore per trasformare il veleno della discordia, il veleno del conflitto, il veleno della morte nel farmaco del dialogo tra i popoli. Perché la cultura è civiltà e la sua lingua è la pace", ha proseguito.
La scelta del ministro di recarsi a Canne per celebrare questo particolare anniversario lo stesso giorno dei 45 anni da una delle stragi più efferate che ha stravolto il nostro Paese e di cui l'attuale governo ancora fatica a riconoscere la matrice fascista, ha destato perplessità tra gli utenti, se non addirittura indignazione. "Normale organizzare un viaggio per trovare qualcosa da fare proprio il 2 agosto, anniversario della strage fascista di Bologna. Vuoi mettere con l'anniversario di una guerra punica", si legge fra i commenti. "Noi poveri umani, preferiamo ricordare la strage di Bologna in cui i neofascisti massacrarano 85 persone. Chiedo umilmente venia se non arrivo a 2042 anni fa, ma preferisco risolvere i problemi attuali perché i fascisti esistono ancora, vero Giuli?", ha domandato un altro.