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Il ministro della Salute ha licenziato il direttore generale dell’Aifa Nicola Magrini

Magrini rientra, insieme a diversi altri dirigenti pubblici, nell’applicazione dello spoil system portato avanti dal governo Meloni. Rimarrà in carica fino al 23 gennaio.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Cambia il governo, cambiano i dirigenti. Questo è, in sostanza, lo spoil system che Giorgia Meloni e i suoi ministri stanno applicando da giorni per tutta una serie di incarichi pubblici di primo piano. È toccato anche a Nicola Magrini, il direttore generale dell'Agenzia italiana del farmaco, che si è visto recapitare una lettera firmata dal ministro della Salute Schillaci in cui – in sostanza – gli veniva comunicata la rimozione dall'incarico con effetto quasi immediato. Magrini lascerà il suo ruolo il prossimo 23 gennaio, e nel frattempo resterà in carica per la gestione ordinaria.

Il numero uno di Aifa – di cui era presidente fino all'arrivo di Giorgio Palù – ha avuto un ruolo centrale durante la pandemia di Covid. Fu l'ex ministro Speranza a volerlo in quel ruolo all'inizio di marzo 2020. "Siamo uno dei paesi più vaccinati al mondo, e con i vaccini migliori. Ma non dobbiamo sederci sugli allori. Non si vive di rendita e la campagna deve essere proseguita – ha detto Magrini nella sua ultima intervista da direttore generale dell'Aifa, rilasciata un paio di giorni fa a Repubblica – Il messaggio inizia a essere ascoltato, nell'ultima settimana le somministrazioni sono tornate a 200mila, un dato che non vedevamo da tempo. Spero che il mese di gennaio vada ancora meglio".

In prima fila fin dall'inizio nella promozione della campagna vaccinale contro il Covid, Magrini – e tutta l'Aifa – sono stati al centro dell'attenzione negli ultimi tre anni per il lavoro svolto durante la pandemia. Ora il ministro Schillaci, sentite le Regioni, sceglierà un sostituto temporaneo. Poi si completerà la riforma dell'Agenzia avviata a inizio novembre dal governo Meloni, che prevede anche l'abolizione del ruolo ricoperto finora da Magrini: addio al direttore generale, con il presidente di Aifa che diventa rappresentate legale dell'Agenzia; con un decreto del ministro della Salute – insieme a Mef e Conferenza Stato-Regioni – verranno decise le nuove modalità di nomina del presidente, del direttore amministrativo e del direttore tecnico-scientifico; verranno accorpate le due Commissioni che si occupano di prezzi e rimborsi e della valutazione scientifica dei nuovi medicinali.

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