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Il green pass durerà 12 mesi per chi ha ricevuto il vaccino e per chi è guarito dal Covid

In commissione Affari Sociali alla Camera, dopo lo strappo della Lega di ieri, si continua a lavorare agli emendamenti del decreto Covid di fine luglio: approvato l’allungamento della validità del green pass a 12 mesi per i vaccinati contro il Covid e per i guariti dal virus che hanno ricevuto una dose. Ora il testo va convertito in legge con il passaggio a Camera e Senato prima che l’adeguamento entri in vigore.
A cura di Tommaso Coluzzi
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È (quasi) ufficiale: il green pass per i vaccinati contro il Covid e per i guariti dal virus durerà un anno. È passato l'emendamento in commissione Affari Sociali, dove si sta esaminando il decreto legge approvato dal governo a fine luglio, in cui viene allargato l'utilizzo della certificazione verde a tutta una serie di attività (tra cui ristoranti, bar, palestre, piscine, cinema e teatri). Nella stessa commissione dove ieri si è consumato lo strappo della Lega, oggi i lavori sono proseguiti con diversi accordi su alcuni emendamenti. Tra questi c'è quello a prima firma della capogruppo del Pd in commissione, Elena Carnevali, che prevede proprio l'allungamento del green pass a 12 mesi, approvato poche ore fa. "La validità di dodici mesi del green pass diventa norma primaria, superando l'attuale scadenza di nove – spiega Carnevali – Un passaggio molto importante e una scelta compiuta sulla base delle valutazioni scientifiche del Cts che confermano l'efficacia della proroga della validità del green pass, comprese le persone guarite e vaccinate con una dose".

In commissione Affari Sociali è arrivato il via libera anche all'emendamento che equipara i test salivari ai rapidi e ai molecolari: in pratica per ottenere il green pass saranno validi anche i test salivari, oltre a quelli antigenici e a quelli naso-faringei. Anche in questo caso, come in quello dell'allungamento del green pass a 12 mesi per guariti e vaccinati, sono stati presentati due emendamenti analoghi: uno da Angela Ianaro del Movimento 5 Stelle e l'altro dalla Lega. È stato approvato con una riformulazione: "È una novità importante – ha commentato a caldo Ianaro – perché dà uno strumento in più, utile specie con i bambini".

Un altro emendamento approvato recita: "Salvi i casi di oggettiva impossibilità dovuta all'urgenza, valutati dal personale sanitario, per l'accesso alle prestazioni di pronto soccorso è sempre necessario sottoporsi al test antigenico rapido o molecolare". Insomma, prima di entrare al pronto soccorso – se non è un'emergenza urgente – bisogna sottoporsi a tampone. In queste ore si discute sulla possibilità di esentare le sagre dall'obbligo del green pass all'ingresso, con larga parte della maggioranza che sarebbe a favore. Ora, però, il testo andrà convertito in legge con il doppio passaggio in Aula a Camera e Senato in tempi brevi, visto che dalla sua pubblicazione è passato già più di un mese.

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