Il governo Meloni è da record per l’utilizzo dei voli di Stato: la classifica dei ministri
Il governo Meloni è da record sui voli di Stato. O meglio, quasi da record. C'è solo un altro esecutivo che – in proporzione al tempo – ha utilizzato più spesso voli non di linea: quello guidato dall'attuale commissario Ue, Paolo Gentiloni. I ministri del governo Meloni, nei primi tre mesi di lavoro, hanno utilizzato 39 volte i voli di Stato. Come ricostruito da Repubblica, nello stesso periodo il governo Draghi si è fermato a quota 20, il governo Conte due a 25, il governo Conte uno a 11 e il governo Renzi a 15. Gentiloni e i suoi ministri, invece, arrivarono a 65, con Angelino Alfano da record.
Ma torniamo al governo Meloni. Il podio dei voli di Stato è così composto: il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, è in testa avendoli utilizzati 12 volte in tre mesi, praticamente una a settimana; secondo il ministro della Difesa, Guido Crosetto, che si ferma a quota 7; terzi a pari merito il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e il titolare degli Interni, Matteo Piantedosi, entrambi a 5 voli di Stato in tre mesi. La classifica prosegue con il ministro per gli Affari Europei, Raffaele Fitto, a 4, e il titolare delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, a 3. Chiudono Paolo Zangrillo, Elvira Calderone e Matteo Salvini – titolari rispettivamente di Pubblica amministrazione, Lavoro e Infrastrutture – con un volo di Stato a testa.
Secondo quanto riportato dal quotidiano romano, però, ci sono anche diverse altre curiosità. Perché il punto non è solo che i ministri hanno preferito utilizzare dei voli di Stato anziché il trasporto aereo di linea, ma anche i percorsi fatti. Ad esempio il Guardasigilli Nordio, durante i suoi voli, fa sempre scalo a Treviso, la sua città. E non solo: il ministro della Giustizia ha utilizzato i voli di Stato per tratte interne in diverse occasioni. Insomma, Italia su Italia.