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Il governo lavora alla riforma del servizio sanitario, Speranza: “Più vicino ai cittadini”

Per il ministro alla Salute Roberto Speranza, il Pnrr è un’opportunità storica per riformare il servizio sanitario nazionale. La scommessa è tutta sull’assistenza territoriale: “Bisogna andare incontro ai bisogni di prevenzione, di cura e di assistenza di ogni cittadino”, ha detto Speranza. Intanto, la tabella di marcia del governo è stata anticipata dal presidente del Consiglio Mario Draghi.
A cura di Giuseppe Pastore
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Una sanità più vicina al cittadino. Sono "prossimità" e "domiciliarità" le parole chiave che il ministro Roberto Speranza sceglie per descrivere il sistema sanitario italiano del futuro prossimo. È quello su cui è impegnato il governo Draghi con la riforma che il Ministero della Salute sta mettendo a punto "dopo anni di tagli e definanziamenti", ha commentato Speranza nel messaggio inviato all'evento sulla salute promosso dell'I-Com (l'Istituto per la Competitività). "Rafforzare il servizio sanitario nazionale – ha detto il titolare della Salute – vuol dire portarlo più vicino alle esigenze di ogni individuo". Un obiettivo che si rende necessario dopo le criticità del sistema sanitario che la pandemia ha disvelato e che per il ministro si traduce nella missione di "una presa in carico globale". Decisivo sarà il Piano nazionale di ripresa e resilienza che destina oltre 20 miliardi di euro alla voce sanità: "Finalmente si è aperta una stagione fatta di riforme e investimenti", ha aggiunto Speranza. E questo "anche grazie alle risorse straordinarie previste dal Pnrr".

Il Pnrr, opportunità storica per la sanità

Si tratta di "opportunità senza precedenti", secondo il ministro che nel suo intervento ha rivendicato la necessità di un "patto-paese". È ciò che serve per la costruzione di un nuovo sistema sanitario che sia "davvero strutturato" e quindi capace non solo di "rispondere a nuove potenziali emergenze", ma anche di "andare incontro ai bisogni di prevenzione, di cura e di assistenza di ogni cittadino". È la stessa pandemia, infatti, ad aver ricordato che situazioni emergenziali di questa portata potranno ripresentarsi nel futuro e che non farsi trovare impreparati è l'unico modo per salvare vite umane. La sanità è una delle missioni del Pnrr a cui saranno destinati 20,2 miliardi di euro per interventi che mirano, in primo luogo, a rendere la casa il primo luogo di cura per il cittadino e, quindi, a garantire un accesso equo alle cure. È quella che il ministro Speranza ha definito come la "sfida più importante del nostro presente".

I prossimi appuntamenti del governo Draghi

La prossima settimana si terrà la prima riunione della cabina di regia sul Piano di ripresa e resilienza. Ad annunciarlo è stato lo stesso presidente del Consiglio Mario Draghi nel corso della conferenza stampa di presentazione della nota di aggiornamento del Def. In quell'occasione Draghi ha anche evidenziato come, sino ad ora, l'Italia abbia rispettato tutte le scadenze del Pnrr. Il piano, infatti, prevede che il governo metta in campo entro il 2026 una serie di investimenti e di riforme tra cui quelle del pacchetto Giustizia. Per adesso solo la riforma del processo penale ha ottenuto il via libera, mentre quella sul processo civile attende il passaggio alla Camera dopo l'approvazione in Senato. La tabella di marcia del governo è stringente e a scandirla è stato proprio Mario Draghi: "Affronteremo i nodi irrisolti", ha detto in conferenza stampa. Si partirà dalla delega fiscale che, come il Pnrr, dovrebbe rientrare nell'agenda dell'esecutivo della prossima settimana. Massima priorità sarà riservata anche al tema della sicurezza sui luoghi di lavoro prevedendo "pene più severe e immediate", ha anticipato il presidente del Consiglio.

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