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Il governatore di Bankitalia dice che bisogna evitare “una vana rincorsa fra prezzi e salari”

Con una “vana rincorsa tra pezzi e salari” si rischia un circolo vizioso, l’aumento dei prezzi delle materie prima non può essere contrastato direttamente con la politica monetaria: lo dice il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco.
A cura di Annalisa Girardi
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Il governatore di Bankitalia dice che bisogna evitare una "vana rincorsa fra prezzi e salari" per contrastare l'inflazione. Ignazio Visco, presentando le considerazioni finali in occasione della pubblicazione delle Relazione annuale del 2021, ha spiegato che si rischia un circolo vizioso e che l'aumento dei prezzi delle materie prima non può essere contrastato direttamente con la politica monetaria. Piuttosto, ha suggerito, servirebbero "interventi di bilancio di natura temporanea calibrati con attenzione all'equilibrio delle finanze pubbliche".

L'Italia è però alle prese con una riduzione del potere di acquisto dei consumatori che non si può ignorare. L'inflazione è il prezzo da pagare per le congiunture attuali, tra guerra in Ucraina e effetti di due anni di pandemia: "L'aumento dei prezzi delle materie prime importate è una tassa ineludibile per il Paese. L'azione pubblica può ridistribuirne gli effetti tra famiglie, fattori di produzione, generazioni presenti e future; non può annullarne l'impatto d'insieme", ammette Visco. Del resto l'economia italiana, insieme a quella tedesca, è "tra le più colpite dall'aumento del prezzo del gas, per la quota elevata di importazioni dalla Russia".

In questa situazione, però, bisogna fare molta attenzione alla spesa pubblica. Questo perché l'elevato debito pubblico del Paese "espone la nostra economia ad ampi rischi, inclusi quelli connessi con la volatilità dei mercati". La soluzione, sottolinea ancora il governatore di Bankitalia, sarebbero "ritmi di crescita stabilmente più elevati che in passato". In questo senso, quella che si presenta oggi con il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza è un'occasione da non sprecare. "I progressi compiuti, per quanto parziali, indicano che l'economia italiana ha la possibilità di superare le debolezze che ne rallentano lo sviluppo, per interrompere il ristagno della produttività, contrastare l'effetto delle tendenze demografiche sull'offerta di lavoro, ridurre il peso del debito pubblico, salito in misura considerevole con la crisi pandemica. Il Pnrr è un elemento decisivo per affrontare con successo questa sfida".

Visco parla anche della situazione economica mondiale, messa in difficoltà dalla guerra in Ucraina. La guerra, infatti, "sta determinando un significativo rallentamento dell'economia mondiale in una fase in cui i danni inferti dalla pandemia non sono ancora del tutto riparati". Il governatore di Bankitalia sottolinea anche che con un mondo diviso in blocchi aumento i rischi di "compromettere i meccanismi che hanno stimolato la crescita e ridotto la povertà a livello globale".

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