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Il Fisco potrà controllare controllare la Tessera sanitaria per verificare le spese mediche: cosa cambia

Se c’è un controllo sulla dichiarazione dei redditi, l’Agenzia delle Entrate potrà accedere direttamente ai dati della tessera sanitaria con l’elenco completo delle spese mediche dei cittadini. Lo prevede una nuova circolare del ministero dell’Economia.
A cura di Luca Pons
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Il Fisco potrà controllare tutti i dati relativi alla tessera sanitaria dei cittadini, se ne ha bisogno per verificare la dichiarazione dei redditi. La novità è contenuta in un decreto del ministero dell'Economia pubblicato in Gazzetta ufficiale il 10 novembre. Questo infatti prevede che i funzionari dell'Agenzia delle Entrate abbiano accesso a tutti i dati sulle spese dei contribuenti tramite il portale Tessera sanitaria. La comodità, per i cittadini, è che questo significa che non sarà necessario conservare gli scontrini e le fatture delle spese mediche effettuate.

La novità arriva come parte di un intervento piuttosto tecnico. Il Mef, infatti, con il decreto in questione ha dato delle nuove regole per i medici, le cliniche (pubbliche e private), le farmacie, i laboratori e così via: questi soggetti sono già tenuti a inviare al portale Tessera sanitaria tutte le spese sanitarie effettuate dai cittadini; ora dovranno farlo una volta all'anno, entro il 31 gennaio.

Ma l'intervento che ha un effetto più concreto, per cittadini, è un altro. Come detto è la possibilità per il Fisco di vedere direttamente i dati della tessera sanitaria. Infatti, il decreto recita che dall'anno prossimo, per le dichiarazioni dei redditi che vengono controllate formalmente dall'Agenzia delle Entrate, i tecnici potranno effettuare una "consultazione dei dati di dettaglio delle spese veterinarie e sanitarie relative al contribuente e ai familiari fiscalmente a carico".

Le informazioni a disposizione del Fisco saranno piuttosto ampie: li codice fiscale corrispondente alla tessera sanitaria; la struttura (farmacia, clinica…) oppure il singolo professionista che ha emesso lo scontrino o la fattura; l'importo pagato; la data; il tipo di spesa (ad esempio se si è trattato di un farmaco, di un esame, e così via). E anche la modalità di pagamento.

Ci sono comunque diversi paletti. Innanzitutto, non ci saranno i dettagli specifici della spesa. Per esempio, non sarà dato sapere quale farmaco specifico è stato acquistato. In più, potranno vedere i dati solo i funzionari che lavorano nell'ufficio territoriale competente per controllare quella dichiarazione dei redditi.

Infine, e soprattutto, ci sarà sempre la possibilità di scegliere che le proprie spese mediche non vengano pubblicate sul portale in questione. Per farlo basterà andare sul portale Tessera sanitaria, accedere all'Area riservata con Spid o Carta d'identità elettronica, e qui scegliere l'opzione "Opposizione spese sanitarie". Attenzione, perché il servizio non è sempre disponibile: ad esempio, per le spese dello scorso anno è stato possibile opporsi dal 9 febbraio all'8 marzo 2025.

Il risultato dell'opposizione è che le spese sanitarie non vengono inserite nella dichiarazione precompilata dei redditi. Per questo, chi lo sceglie dovrà inserirle manualmente, e sarà tenuto a conservare gli scontrini e le fatture cartacee da mostrare in caso di controlli.

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