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Camera approva il dl Pa, salta controllo della Corte dei conti su Pnrr e cambiano concorsi pubblici

La Camera ha approvato il decreto legge sulla Pubblica amministrazione, con 179 voti a favore e 126 contrari. Tra le misure previste, la fine del controllo concomitante della Corte dei conti sui progetti del Pnrr, ma anche la prolunga dello scudo erariale e alcune novità per i concorsi pubblici. Tensioni in Aula durante il voto.
A cura di Luca Pons
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La Camera ha approvato il decreto Pa del governo Meloni: con il voto – 179 a favore e 126 contrari – il testo viene approvato e passa al Senato. Il governo aveva posto la questione di fiducia, che era stata approvata ieri. Al suo interno ci sono alcune delle misure più discusse negli ultimi giorni, come il blocco del controllo concomitante della Corte dei conti sui progetti del Pnrr.

In questo modo, i lavori legati al piano europeo da 192 miliardi di euro verranno controllati sono dopo il loro completamento. Una scelta criticata, anche perché Fratelli d'Italia aveva una posizione opposta nel 2021. L'altra decisione che i magistrati della Corte non hanno apprezzato è il prolungamento dello scudo erariale, che tutelerà i sindaci e in generale i funzionari pubblici dai danni economici alle amministrazioni di cui fanno parte, se prendono una decisione sbagliata.

Scontro in Aula, polemica M5s sulla gestione di Rampelli

In Aula a Montecitorio, il dibattito è stato acceso. "Dall'opposizione abbiamo ascoltato solo polemiche sterili e strumentali. Oltre che in malafede siete anche ignoranti nel senso letterale della parola", ha detto Walter Rizzetto, deputato di Fratelli d'Italia e presidente della commissione Lavoro. Dall'altra parte, Arturo Scotto del Partito democratico ha ribattuto che "questo decreto è un'operazione striminzita che non risponde alla domanda fondamentale" su precarietà e stipendi bassi nella pubblica amministrazione, mentre "c'è nel decreto la tendenza a sovvertire regole e procedure democratiche".

Il Movimento 5 stelle ha protestato per come Fabio Rampelli (FdI), presidente di turno, ha condotto i lavori. "I miei colleghi nel corso dei loro interventi in dichiarazione di voto sugli ordini del giorno sono stati ripetutamente interrotti e disturbati da schiamazzi e versi di derisione che provenivano dai banchi della maggioranza senza che la presidenza cercasse di richiamare i colleghi all'ordine", ha affermato Vittoria Baldino. Lorenzo Fontana, esponente della Lega e presidente della Camera, ha definito "corretta" la gestione di Rampelli.

Le novità su concorsi pubblici e assunzioni dei giovani

Nel decreto non ci sono solo le limitazioni alla Corte dei conti. Si cambiano alcune procedure per l'assunzione dei dirigenti pubblici che potranno essere trattenuti fino al 31 dicembre 2023 e potranno anche non far parte dell'amministrazione che dirigono. E poi ci sono le nuove regole sui concorsi statali.

Qui non solo non sarà obbligatorio svolgere l'esame orale – per velocizzare le assunzioni in ottica Pnrr – ma ci sarà una nuova divisione territoriale: i candidati dovranno indicare a priori per quale Regione vogliono presentarsi, e potranno essere spostati da una all'altra solo in casi specifici, e solo tra Regioni confinanti. In più, una parte dei posti sarà riservata agli operatori volontari che hanno concluso il Servizio civile universale: la quota dedicata a loro sarà del 15% delle assunzioni.

Ancora, alcune pubbliche amministrazioni potranno, fino al 31 dicembre 2026, assumere giovani laureati con un contratti di apprendistato, o anche studenti under 24 (tramite apposite convenzioni) con un contratto di formazione e lavoro, come funzionari. Questi potranno essere al massimo il 10% delle nuove assunzioni. Al termine di questi contratti temporanei, se ci sarà una valutazione positiva, diventeranno assunzioni a tempo indeterminato.

Infine, tutti i Comuni fino a 15mila abitanti potranno utilizzare il personale dipendente a tempo pieno di altre amministrazioni locali, in caso di necessità (un'altra riforma per cercare di sostenere i Comuni più piccoli nell'attuazione dei progetti del Pnrr). Il decreto prevede anche l'assunzione straordinaria di 302 unità di personale della Polizia di Stato, scelti dalla graduatoria del concorso del 2022 per gli allievi agenti. Si assumeranno poi 371 carabinieri, 289 membri della Guardia di finanza.

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