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Il Csm processa il giudice che ha condannato Silvio Berlusconi

Il giudice Antonio Esposito sarà giudicato dalla sezione disciplinare del Csm con l’accusa di violazione dei doveri di riserbo e correttezza per l’intervista rilasciata dopo la condanna a Berlusconi.
A cura di Antonio Palma
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Antonio Esposito, il giudice che nell'agosto dello scorso anno ha condannato in via definitiva Silvio Berlusconi per frode fiscale nel processo Mediaset, sarà processato dal Csm. Esposito sarà giudicato dalla sezione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura il prossimo 20 giugno dopo l'accusa formulata dalla Procura generale della Cassazione che gli imputa la violazione dei doveri di riserbo e correttezza previsti per i magistrati. L'accusa nei confronti di Esposito, presidente della sezione feriale della Corte di Cassazione, si riferisce alla famosa intervista rilasciata al quotidiano campano il Mattino sulla condanna di Berlusconi pochi giorni dopo il processo, ma prima che fossero depositate le motivazioni ufficiali della sentenza. Nell'atto di incolpazione la Procura generale della Cassazione ricorda che Esposito in un colloquio telefonico con un giornalista pochi giorni dopo la sentenza Mediaset ha espresso "considerazioni e notazioni di carattere generale intorno ai temi del giudizio, con riferimento alla posizione di uno dei ricorrenti, Silvio Berlusconi". "Un comportamento gravemente scorretto nei confronti degli altri magistrati componenti il collegio e in violazione dei doveri generali di riserbo" secondo l'accusa, che per questo chiede un provvedimento da parte del Csm.

Esposito prese contatti con il giornalista per spiegare la condanna di Berlusconi

Sempre secondo l'accusa, formulata dal pg di Cassazione Gianfranco Ciani, fu lo stesso Esposito a prendere contatto con il giornalista de Il Mattino "circa un'ora dopo la lettura del dispositivo della sentenza, affermando di non poter parlare immediatamente e accordandosi con il giornalista per il rilascio di un'intervista, per spiegare la sentenza entro i successivi due o tre giorni". L'intervista in questione venne poi rilasciata il 5 agosto con una "conversazione telefonica di circa 35 minuti", nel corso della quale "il magistrato ha interloquito sia sui criteri di assegnazione del processo alla sezione feriale sia sui temi che il collegio era stato chiamato ad affrontare in quel giudizio". Non solo, a Esposito, che sarà difeso dall'ex pm di Mani Pulite Piercamillo Davigo, viene contestato di aver violato i suoi doveri per aver "interloquito personalmente con organi di informazione in violazione delle prescrizioni organizzative che affidano all'Ufficio stampa, struttura di diretta collaborazione del Primo Presidente della Cassazione, il rilascio di eventuali comunicati sull'attività giurisdizionale della Corte stessa".

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