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Il caso del Trapani Calcio e i 300mila euro che la Regione Sicilia gli ha regalato per “aiutare il turismo”

Nel 2024 la Sicilia ha stanziato 294mila euro per il Trapani Calcio, società dell’imprenditore Valerio Antonini in cui ha un ruolo anche il figlio del presidente di Regione Schifani. I soldi sulla carta erano per un progetto di promozione turistica. Sono stati spesi nell’ordinaria gestione della squadra – inclusi voli privati e campagna abbonamenti. Sono arrivati gli esposti in Procura e alla Corte dei Conti.
A cura di Luca Pons
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Un anno fa, il governo della Regione Siciliana aveva assegnato quasi 300mila euro di fondi pubblici al FC Trapani 1905 srl, società sportiva di proprietà dell'imprenditore romano Valerio Antonini, noto in città in, presidente del club di basket Trapani Shark e proprietario dell'emittente locale Telesud. Il caso, che Fanpage.it aveva raccontato, aveva sollevato proteste anche perché con la società collaborava (e collabora) come consulente generale Roberto Schifani: il figlio del presidente di Regione Renato, oltre che legale di Antonini.

Antonini, imprenditore romano di 50 anni, di recente ha allargato le sue ambizioni alla politica. Poche settimane fa ha lanciato Futuro, il suo movimento politico, e a Trapani non si esclude una sua futura candidatura a sindaco. Alla cerimonia di presentazione di Futuro, a Palermo, c'era seduto accanto a lui anche Roberto Schifani.

I fondi regionali erano stati assegnati per un progetto turistico, chiamato Trapani Invittissima. L'attività della squadra di calcio avrebbe dovuto promuovere il turismo nella Regione, nonostante giochi in Serie C (e non sia l'unica squadra siciliana nella divisione). Alla fine, quei soldi sarebbero stati usati nei modi più vari: trasferimenti con charter privati, vitto e alloggio in hotel e anche un cartellone pubblicitario per la campagna abbonamenti 2024/25. Il cartellone, esposto all'aeroporto di Trapani, mostrava due immagini del presidente Antonini.

A denunciare il caso è stato Ismaele La Vardera, deputato all'Assemblea regionale siciliana, sentito di recente dalla Corte dei Conti nell'ambito del caso Auteri (ex assessore regionale al Turismo, dimessosi dopo lo scandalo di alcuni fondi che sarebbero stati assegnati ad associazioni riconducibili a suoi familiari). Non solo: l'associazione di consumatori Codacons ha fatto sapere di aver depositato un esposto alle Procure di Palermo e di Trapani.

I fondi assegnati e il progetto Trapani Invittissima

Il caso era nato ad agosto 2024, quando la Regione Siciliana con una legge per "interventi finanziari urgenti" aveva assegnato 294mila euro alla società calcistica di Trapani. Come è poi emerso, si trattava di fondi gestiti dall'assessorato al Turismo, per finanziare il progetto chiamato Trapani Invittissima.

In una relazione sul progetto, che Fanpage.it ha ottenuto da fonti interne, si legge che la squadra giocando in Serie D (come faceva all'epoca, per poi essere promossa in Serie C) avrebbe potuto "alimentare il turismo sportivo" di Trapani e di tutta la Sicilia Occidentale. Questo avrebbe portato non solo a un "incremento diretto delle spese per alloggio, ristorazione e trasporti", ma anche a "stimolare lo sviluppo infrastrutturale e migliorare la visibilità internazionale delle località".

Insomma, ogni partita del Trapani sarebbe diventata un'opportunità turistica per valorizzare il territorio, promuovendo la Sicilia a livello nazionale e internazionale. Il tutto, si ricorda, con partite di Serie D e di terza categoria ospitate in uno stadio con poco meno di 8mila posti – e senza che il progetto riportasse particolari strategie per aumentare la visibilità degli eventi. La società di Antonini avrebbe avuto anche l'obiettivo di "condurre l'intero territorio trapanese e l'intera Sicilia alla ribalta con l'azione mediatica che soltanto il calcio riesce ad alimentare offrendo una vetrina internazionale", centrando la promozione in Serie B che poi non è arrivata.

Come sono stati spesi i soldi della Regione

Queste erano le premesse sulla carta. Con l'ultimo bilancio, che Fanpage.it ha potuto consultare, è emerso in che modo la società ha effettivamente usato questi soldi. A maggio è arrivato il decreto dell'assessorato al Turismo che ha erogato i 294mila euro dedicati a Trapani Invittissima per "potenziare l'immagine turistica del territorio".

Nel rendiconto ufficiale si distinguono le spese per le trasferte, quelle per vitto e alloggio, per "materiali e forniture" e per "accordi di collaborazione" con altre società. Nel complesso si arriva a 375mila euro, di cui come detto 294mila messi dalla Regione.

Sono inclusi quasi 70mila euro di pagamenti alla società Luxwing, che gestisce charter privati per il trasporto. Aerei che, come ha poi spiegato lo stesso proprietario Antonini, sarebbero serviti per trasportare la squadra, "non essendoci voli per 39 persone che collegassero Trapani a destinazione in tempo per giocare".

Altra somma che ha sollevato polemiche sono i 7.015 euro pagati ad Airgest, cioè all'aeroporto di Trapani. Questa somma è servita per esporre un cartellone promozionale della campagna abbonamenti della squadra, con lo slogan "Non C basta" e due grandi foto di Antonini stesso. Non è chiaro che beneficio potesse portare al turismo siciliano la campagna abbonamenti del Trapani. Così come in generale il resto delle spese, che sembrerebbero essere tutte di ordinaria gestione sportiva della società, senza particolari iniziative dedicate allo sviluppo del turismo.

La denuncia di La Vardera, l'attacco di Antonini, l'esposto in Procura

A denunciare il caso Trapani Calcio, ricostruito inizialmente dalla testata locale Tp24, è stato il deputato regionale Ismaele La Vardera, che aveva già attaccato lo stanziamento di quasi 300mila euro avvenuto un anno fa. "Ricordo ancora che dopo che ho fatto emergere quanto accaduto il patron del Trapani, Antonini, ha iniziato ad insultarmi sui suoi social invitandomi ad un confronto pubblico, che ancora aspetto", ha commentato La Vardera in una nota. I soldi, ha detto, "sono dei siciliani", e in "qualsiasi Paese del mondo" il caso "avrebbe portato alla dimissioni del nostro governatore".

La Vardera è stato sentito dalla Corte dei Conti nell'ambito del caso Auteri (l'ex assessore al Turismo), e ha parlato anche del Trapani. "Trattandosi di risorse pubbliche la domanda resta legittima: chi ha volato in quei jet e per quale scopo? Perché si tratta di un progetto di promozione turistica ma poi ci sono dentro le spese di trasferta, il vitto e l'alloggio e dei cartelloni?".

Antonini stesso ha risposto con toni duri sui suoi profili social. "Intanto prenditi una laurea visto che palesi una enorme ignoranza nel parlare di temi che disconosci", ha esordito. "Capisco che alle scuole serali che hai frequentato non ti spiegavano che bisogna accertarsi prima di sparare stupidaggini come oramai sei ben noto, a tutti, fare tu". E sul confronto pubblico mai avvenuto: "Io posso farne con gente con cui vale la pena e più o meno del mio stesso livello. Tu sei troppo lontano da tutto ciò". Sui social, Antonini ha postato un'immagine che deride La Vardera perché ha i capelli rossi.

Le conseguenze giudiziarie del caso potrebbero anche allargarsi ora che l'associazione di consumatori Codacons ha fatto sapere di aver depositato una serie di esposti. Uno alla Procura di Palermo, uno a quella di Trapani e uno presso la Corte dei Conti. "Non potevano passare inosservate le numerose irregolarità segnalate dal deputato regionale", ha commentato l'associazione.

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