video suggerito
video suggerito

I senatori della Lega occupano i banchi del governo per paralizzare i lavori: seduta sospesa

I lgehisti Calderoli e Romeo hanno chiesto l’immediata calendarizzazione di una mozione sul clima presentata nel giugno scorso. Davanti al rifiuto della vicepresidente di turno i senatori della Lega hanno occupato i banchi del governo per bloccare i lavori dell’Aula. La seduta è stata sospesa. Calderoli: “Siamo già partiti anche con l’addestramento dei colleghi del gruppo per un’opposizione dura e senza sconti”.
A cura di Annalisa Cangemi
3.650 CONDIVISIONI
Immagine

Ancora ostruzionismo da parte dell'opposizione. Questa volta i parlamentari della Lega hanno occupato i banchi del governo al Senato e la seduta è stata sospesa. La protesta è partita dopo che la vicepresidente di turno Anna Rossomando ha negato ai leghisti Roberto Calderoli e Massimiliano Romeo la calendarizzazione di una mozione sull'ambiente. Calderoli aveva promesso un "Vietnam".

Il leghista ha preso la parola alla ripresa dei lavori di Aula delle 15.30 e, regolamento alla mano, ha chiesto la calendarizzazione di una mozione sul clima presentata nel giugno scorso. A giustificare la richiesta, secondo il parlamentare leghista, le recenti dichiarazioni del premier Conte. "Oggi – ha affermato Calderoli – c'è stata assemblea dell'Onu a NY e il premier Conte ha dichiarato che l'allarme ghiacciaio Monte Bianco deve scuoterci e ha detto di mobilitarci tutti. Credo che a fronte di questioni sopravvenute urgenti, perché sono comunicazioni di queste ore, chiedo la calendarizzazione della mozione del 4 giungo 2019 che tratta del medesimo argomento". Secca la replica della vicepresidente di turno Anna Rossomando: "Apprezzo l'acume e la sua abilità nell'interpretazione del regolamento", ma "ritengo che non ci siano i caratteri di sopravvenienza né di urgenza". Dopo un intervento del capogruppo Massimiliano Romeo a sostegno della richiesta, la Lega ha occupato i banchi del Governo.

Ieri, dopo che i lavori della prima commissione del Senato, la commissione Affari costituzionali a guida Lega, in cui Cinque Stelle e dem non hanno la maggioranza, erano stati stoppati per la mancanza del numero legale, il senatore Calderoli, vice presidente di Palazzo Madama, aveva avvisato: "È solo l'inizio, non è che un assaggio". Ieri la sospensione dei lavori era stata determinata da alcune assenze nella maggioranza Pd-Leu-M5s-Italia Viva: su un totale di 14 senatori della maggioranza (il numero legale è 13, su 25 senatori che compongono la commissione) alcuni erano impegnati nell'assemblea del gruppo M5s, mentre i renziani che erano riuniti per eleggere il presidente. A quel punto il presidente della commissione, il senatore leghista Stefano Borghesi, relatore del punto all'ordine del giorno, ha dovuto sospendere la seduta per due volte, perché le deliberazioni dell'Assemblea e delle Commissioni in sede legislativa non sono valide infatti se non è presente la maggioranza dei loro componenti.

Oggi in un'intervista Calderoli ha rafforzato il concetto: "Il blocco dei lavori della commissione Affari istituzionali del Senato operato ieri dalla Lega è solo l'inizio e infatti siamo già partiti anche con l'addestramento dei colleghi del gruppo per un'opposizione dura e senza sconti", ha ribadito in un'intervista al Corriere della Sera. "C'è stato il primo incontro al quale ne seguiranno altri per esaminare e approfondire insieme, uno a uno, gli articoli del regolamento del Senato e i titoli della Costituzione" che riguardano l'attività parlamentare. Con lo scopo di paralizzarla il più possibile.

3.650 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views