“I porti chiusi condannano a morte migliaia di persone”: il lapsus di Salvini al Senato
"Sono stati rimpatriati 464 immigrati irregolari e in cambio ne sono sbarcati a migliaia e la sanatoria complicherà la situazione, ripensateci". Matteo Salvini questa mattina è intervenuto nell'Aula del Senato dopo l‘informativa del premier Giuseppe Conte, parlando di politiche migratorie e del provvedimento, contenuto nel dl Rilancio, per regolarizzare il lavoro nero, con il quale, nelle prime due settimane dall'entrata in vigore, sono state presentate solo 32mila domande.
Le parole di Salvini hanno suscitato la reazione di alcuni senatori della maggioranza, in particolare Leu. A cui il leader della Lega ha replicato: "I porti aperti hanno salvato vite, i porti chiusi condannano a morte migliaia di persone. Capisco che qualcuno rimpiange la schiavitù, non sono io a rimpiangerla, nemmeno la tratta degli esseri umani, io sono al fianco degli immigrati regolari, non voglio la schiavitù. Perché vi agitate? Io sto ragionando, capisco che Conte preferisca andare in villa, ma qualche volta deve venire anche in Parlamento", ha aggiunto.
Il ‘lapsus' sui porti chiusi non è passato inosservato. "‘I porti aperti hanno salvato vite, i porti chiusi condannano a morte migliaia di persone'" voce sfuggita del senatore Salvini stamani dall’aula del Senato", ha commentato su Twitter il portavoce nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, postando il video dell'intervento leader della Lega a Palazzo Madama. "Per una volta – ha aggiunto l’esponente di Leu – che aveva detto una cosa vera e non le solite fandonie, Mastro Ciliegia non ha perso tempo e si è corretto, se così si può usare questa parola con lui. Peccato – conclude Fratoianni – ha perso un’occasione".
"Matteo Salvini: ‘I porti aperti hanno salvato vite, i porti chiusi condannano a morte migliaia di persone'. Applausi dai banchi della Lega. Quando pure il tuo inconscio si è stancato di fomentare l'odio e ti manda segnali chiari. Freud 1, Salvini 0", ha scritto su Facebook il capogruppo Iv al Senato Davide Faraone.
