6.299 CONDIVISIONI

“I clandestini sono un tumore da sradicare”: il post shock del sindaco leghista di Ferrara Fabbri

Continua la polemica sul post shock del sindaco di Ferrara Alan Fabbri, che ieri ha dichiarato: “Clandestini, violenti, spacciatori e bivaccatori seriali, che altro non fanno che rendere meno sicura la nostra città, non possono pretendere alcun diritto, devono solo tornare da dove sono venuti. Per noi non sono né risorse né persone da integrare a nostre spese. Sono solo un tumore da sradicare”.
A cura di Annalisa Cangemi
6.299 CONDIVISIONI
Immagine

Il post sui social del leghista Alan Fabbri sta facendo discutere: "Clandestini, violenti, spacciatori e bivaccatori seriali, che altro non fanno che rendere meno sicura la nostra città, non possono pretendere alcun diritto, devono solo tornare da dove sono venuti. Per noi non sono né risorse né persone da integrare a nostre spese. Sono solo un tumore da sradicare", ha scritto il primo cittadino di Ferrara su Facebook, commentando la notizia "di rigetto di 134 permessi dall'inizio dell'anno e di 12 revoche di permessi di soggiorno" nella città estense, "quasi tutti per motivi legati alla pericolosità sociale e clandestinità di chi aveva chiesto protezione internazionale".

"Se chiedi la protezione internazionale la devi meritare, lavorando onestamente e rendendoti utile alla collettività che ti ospita", prosegue Fabbri, facendo i complimenti "al questore Capocasa per questi risultati e per aver visibilmente intensificato i controlli nelle zone più frequentate da queste persone".

Dopo le critiche ricevute Fabbri ha scritto un nuovo post, senza ritrattare quanto detto, commentando l'arresto per violenza sessuale di un nigeriano: "Una violenza intollerabile nella nostra città ad opera di un richiedente asilo nigeriano. È stato infatti arrestato per violenza sessuale su una sedicenne, dopo averla minacciata con un coltello. E il Partito Democratico difende questa gente e reputa la mia una ‘frase shock'? Sono loro che continuano a sorprendermi. I ferraresi sanno bene a cosa mi riferisco quando parlo di tumore: ‘clandestini violenti e criminali bivaccatori seriali' sono un tumore per i nostri quartieri e per la nostra città".

Quindi ha attaccato il Pd: "Le conseguenze, nonostante il gran lavoro della Questura, della Polizia Locale e di tutte le forze dell'ordine con cui quotidianamente collaboriamo, sono ancora ben visibili e continuano a farne le spese i cittadini. Lo ripeto forte e chiaro a tutta quella cricca del Partito Democratico che ha permesso tutto questo. Fino ad ora le hanno chiamate ‘percezioni', offendendo così i cittadini per anni, oggi si indignano per una parola forte ma vera". I ferraresi, sostiene Fabbri, "mi hanno votato anche per questo. Se ne facciano una ragione i finti democratici: continuerò a battermi fino all'ultimo per permettere a tutti i cittadini onesti di godere della propria città in libertà e senza paura".

L'ex presidente della Camera Laura Boldrini (Pd) commenta così le dichiarazioni del sindaco su Twitter: "Oggi il sindaco leghista di Ferrara Fabbri definisce i migranti ‘un tumore da estirpare'. Oggi a Marsala tre persone arrestate per raid xenofobi. È un caso? Troppi leghisti lanciano il sasso nascondendo la mano: gioco cinico che dura da anni. Con tutto ciò che ne consegue".

6.299 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views