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Green pass obbligatorio a scuola, arriva l’app per controllare gli insegnanti e il personale

Il ministro Bianchi ha annunciato che si sta lavorando a uno “strumento semplice e facile che permetta ai presidi tutte le mattine di controllare chi ha disco il verde e chi il disco rosso”. Si tratta di una piattaforma telematica con i dati del personale scolastico, per evitare di dover controllare quotidianamente con il lettore il green pass che dal primo settembre diventerà obbligatorio.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Per i professori e il personale scolastico è in arrivo un nuovo software, per controllare il green pass, che dal primo settembre sarà obbligatorio. L'obiettivo è chiaro: garantire i controlli senza creare problemi di accesso con un'app con il lettore come quella che viene utilizzata, ad esempio, in cinema e ristoranti. "Stiamo lavorando con presidi e il Garante della Privacy per avere uno strumento semplice e facile che permetta ai presidi tutte le mattine di controllare chi ha disco il verde e chi il disco rosso", ha annunciato questa mattina il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, a Morning News su Canale 5. L'app, però, sarà disponibile da "quando i ragazzi saranno a scuola".

Come funzionerà l'app? A spiegarlo è il presidente dell'Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli, che a L'Aria che tira su La7 ha dato qualche dettaglio in più sul nuovo software: "Non si tratterebbe di un lettore ma di un collegamento telematico con la banca dei green pass". Non c'è, però, la certezza che si riesca ad arrivare a questo obiettivo in tempi rapidi: "Se questo fosse possibile staremmo andando nella direzione da noi richiesta", ha chiosato. Insomma, si tratterebbe di una piattaforma con i dati del personale scolastico, che permetterebbe di evitare un controllo quotidiano che potrebbe diventare macchinoso in alcuni contesti.

Il ministro Bianchi ha annunciato anche cosa succederà alle procedure che verranno seguite durante il nuovo anno scolastico: "Quando in una classe c'è un ragazzo positivo verrà allontanato, e anche gli altri alunni, e si verificherà l'ampiezza del cluster – ha spiegato – Ora si isolano esattamente le situazioni di rischio che viene monitorato senza più generalizzare". Per quanto riguarda il rischio delle classi pollaio, invece, il ministro ha chiarito: "Si tratta del 2,9% delle classi. Abbiamo la conoscenza millimetrica del problema e ci stiamo lavorando con interventi mirati".

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