Governo, Enrico Letta incontra i partiti (DIRETTA)

Ore 19.15 – Terminano le consultazioni, ora i capigruppo del Movimento riferiranno ai giornalisti.
Ore 19.10 – Continua il confronto fra Letta ed i capigruppo del Movimento 5 Stelle, ancora a partire dalla discussa elezione del Presidente della Repubblica. Alle obiezioni della Lombardi sulla scelta unilaterale di Marini (rivendicando invece la coerenza del Movimento 5 Stelle), Letta risponde: "Si rischia la sterilità, dovete mescolarvi altrimenti non si ottengono risultati".
Ore 19.00 – Qualche botta e risposta sul "metodo" del dialogo più che sui temi, mentre Crimi chiede spiegazioni sul fiscal compact e sulla possibilità di ridiscussione degli impegni europei.
Ore 18.55 – Botta e risposta tra Letta, Crimi e Lombardi sulla scelta del Presidente della Repubblica. Il capo del governo incaricato risponde a muso duro quando gli si chiede del perché non hanno scelto Prodi con le primarie: "Ma Rodotà lo hanno scelto in 4mila, noi solo il Sindaco di Roma lo abbiamo fatto votare da 50mila persone"
Ore 18.50 – Roberta Lombardi: "L'azione politica deve concentrarsi su problemi sociali e sulla credibilità complessiva. Ci aspettiamo nomi di altissimo profilo per il Governo e proposte concrete", così l'esponente del M5S che poi presenta a Letta la proposta di legge per l'abolizione dei rimborsi elettorali. Letta ringrazia e prende in consegna il plico.
Ore 18.40 – Crimi: "Non ci arrocchiamo sulle nostre posizioni, ma lo dimostriamo in Parlamento. La comunicabilità c'è, ma a noi premono i fatti, in questi anni solo promesse, dal reddito di cittadinanza alle riforme". "Finora non abbiamo visto un vero cambiamento e non abbiamo nemmeno un'ipotesi su una squadra di Governo (che ci aspettiamo di alto profilo ed il più possibile al di sopra delle parti. Ci è stato sempre risposto che invece il governo doveva essere politico, in particolare di chi ha vinto a metà le elezioni".
Ore 18.35 – Letta chiude: "Ho avuto modo di vivere Parlamento esautorato, ma io da Presidente del Consiglio rispetterò la centralità delle Camere, che è elemento migliorativo dei provvedimenti. Io mi impegno in questo difficilissimo compito, ma ritengo molto importante quello che direte voi oggi e nei prossimi giorni […] È molto importante che ci sia dialogo da parte di tutti, se continua questa incomunicabilità è frustrante per tutti".
Ore 18.30 – Letta in apertura dell'incontro con Crimi e Lombardi, del M5S: "Siamo al punto di rottura del sistema, non è possibile far passare nemmeno un giorno di vita del nuovo Governo senza cominciare a fare la riforma della politica". "Chiederò tempi certi e legherò la vita del mio Governo ai risultati sulla riforma della politica. E senza dimenticare le riforme costituzionali, con la diminuzione dei parlamentari e la riforma della legge elettorale che sono prioritarie […] Proporrò un metodo di lavoro che coinvolgerà il Parlamento".
Ore 18.15 – Pochi minuti dopo le 18 è terminato l’incontro tra Letta e la delegazione del Pdl. È Angelino Alfano a fare il punto della situazione: il segretario del Pdl ha parlato di un incontro affrontato con spirito costruttivo, per il bene dell’Italia, delle famiglie, delle imprese e di tutti gli italiani. Alfano ha voluto esprimere la propria profonda gratitudine a Giorgio Napolitano perché solo grazie al suo gesto di tornare al Colle è stato possibile bloccare la crisi politica per la formazione del governo. In merito all’incontro con Enrico Letta Alfano ha fatto sapere che vi è stata una discussione sul programma del Pdl sulla politica economica. A Letta – ha detto Alfano – è stato offerto un programma in 8 punti che ha trovato aperture da parte del premier incaricato. Chiaramente ci sono ancora dei nodi da sciogliere per cui si continuerà a lavorare. L’interesse principale del Pdl, ha continuato Alfano, è quello di fare in modo che l’Italia possa rialzarsi e riprendersi dalla crisi. Non vi è stata alcuna discussione in merito alle poltrone.
Ore 18 – Silvio Berlusconi, intervistato a Dallas dal Corriere.it, ha fatto sapere di aver parlato oggi con Letta, ma con Gianni, e che presto sentirà il premier incaricato Enrico. Poi ha affermato di aver sentito anche Alfano e Confalonieri. A proposito della formazione del governo il Cavaliere ha affermato di non voler nemmeno pensare all’ipotesi di un fallimento perché l’economia è in condizioni terribili e “abbiamo bisogno di un governo che faccia”. E a proposito degli eventuali ministri ha detto: “Di ministri parleremo dopo, prima viene il programma. Comunque sulla Cancellieri non c'è nessun veto. Si figuri, l'ho nominata io prefetto di Bologna”.
Ore 16.40 – Mentre proseguono le consultazioni lampo di Letta (dalle 16 era previsto l’incontro con la delegazione del Pdl) anche il Cardinale Bagnasco è intervenuto in merito alla formazione di un Governo. Non si può tergiversare, per nessun motivo, ha detto il presidente Cei da Genova. “L’esempio dall’alto è venuto e deve essere monito, oltre che esempio e incoraggiamento, perché al di sopra delle difficoltà personali o di parte ci deve essere il valore della nazione, del popolo, del bene comune”.
Ore 16.15 – Civati risponde a Boccia: "Chi non vota la fiducia è fuori dal partito? Questi sono toni fuori di testa più che fuori dal partito. Non è che dobbiamo essere tutti d'accordo senza poterne parlare liberamente. In questo momento non voto la fiducia, se poi sarò coinvolto in un dibattito spiegherò in quella sede le mie opinioni".
Ore 15.50 – L'incontro fra Enrico Letta e la delegazione del Movimento 5 Stelle sarà trasmesso in streaming, come richiesto dai capigruppo del Movimento. L'incontro è ovviamente confermato per le 18, dopo le delegazioni di Popolo della Libertà e Partito Democratico.
Ore 14.05 – Le consultazioni del Premier incaricato Enrico Letta con i gruppi parlamentari vengono ora sospese per pranzo. I colloqui riprenderanno nel pomeriggio alle 16 sempre a Montecitorio con le delegazioni dei tre principali gruppi in parlamento. Prima il Popolo della libertà, a seguire sarà il turno dei rappresentanti del Partito Democratico e infine verso le 18 toccherà ai capigruppo del Movimento Cinque Stelle.
Ore 14.00- Maroni: "Saremo all'opposizione per il nord". "Attendiamo il discorso del Presidente incaricato ma credo di poter dire che noi staremo all'opposizione" , lo ha detto il segretario leghista Robero Maroni alla fine del colloquio con il Premier incaricato Enrico Letta. Maroni, che capeggiava la delegazione del Carroccio composta da Roberto Calderoli e dai due capigruppo Giancarlo Giorgetti e Massimo Bitonci, ha spiegato di aver sottoposto a Letta tre punti principali che riguardano la macroregione del nord su cui il Premier incaricato non si è pronunciato. "Letta l'ho visto molto concreto e determinato, è consapevole che il suo tentativo è decisivo, se fallisce si andrebbe direttamente alle alezioni" ha spiegato Maroni, aggiungendo "Letta è ben consapevole delle sue responsabilità e determinato ad andare fino in fondo".
Ore 12.30 – Scelta Civica: "Piena disponibilità, unica condizione la serietà degli altri partiti". Al presidente del Consiglio incaricato Enrico Letta, Scelta civica ha manifestato "piena disponibilità a concorrere con tutte le energie a far nascere questo governo" ponendo come unica condizione la serietà degli altri partiti. "Non accettiamo che qualcuno possa scherzare per interesse di parte, noi siamo determinati ma le altre forze politiche facciano altrettanto. La nostra unica condizione è la serietà" ha detto il coordinatore di Scelta Civica Andrea Olivero al termine dell'incontro con il premier incaricato Enrico Letta. "Con Letta sono state valutate tutte le grandi difficoltà che ci sono in questo momento per compiere questo passo" ha spiegato Olivero, aggiungendo che alla base del nuovo esecutivo ci sarà il "programma individuato nelle settimane scorse dalle commissioni di saggi indicate dal Quirinale".
Ore 12.15 – Grillo: "Con questo governo il 25 aprile è morto". "Nella nomina a presidente del Consiglio di un membro del Bilderberg il 25 aprile è morto", con questa frase inizia un lungo post di Beppe Grillo pubblicato sul suo blog in cui il leader del M5s si scaglia tra l'altro contro la dittatura dei partiti e l'informazione corrotta. Alla fine del lungo elenco del perché il 25 aprile è morto Grillo conclude: "Oggi evitiamo di parlarne, di celebrarlo, restiamo in silenzio con il rispetto dovuto ai defunti. Se i partigiani tornassero tra noi si metterebbero a piangere".
Ore 12.00 – Renzi: "La classe politica deve andare fino in fondo e non può disertare". "Non basta dire che il presidente Napolitano ha ragione ora quegli auspici devono diventare realtà e chi ha il coraggio delle proprie azioni deve andare fino in fondo" hadetto oggi Matteo Renzi durante le celebrazioni del 25 aprile a Firenze, aggiungendo "La classe politica deve andare fino in fondo e non può disertare, deve mostrare la sua moralità, che non è solo onestà, ma corrispondere con il proprio sforzo a quello che i cittadini chiedono".
Ore 11.45 – Berlusconi: "Appoggeremo chi approva i notri 8 ddl". "Letta? Poco importa chi guiderà questo governo, importante che ci siano un governo e un Parlamento per approvare provvedimenti urgenti" lo ha detto Silvio Berlusconi questa mattina spiegando "Noi diamo il via e sosterremo qualunque governo possa essere in grado di far approvare i nostri otto disegni di legge che sono ciò che secondo noi è indispensabile ed urgente fare".
Ore 11.30 – Crosetto (FDI): "No alla fiducia ma collaboriamo" – "Abbiamo ribadito l'intenzione di non dare la fiducia al governo perchè non crediamo nelle fusione a freddo e abbiamo il dubbio che sarà una riedizione del governo Monti" ha detto il leader di Fratelli D'Italia dopo l'incontro con il Premier incaricato Letta, aggiungendo "Ciononostante abbiamo esposto la nostra disponibilità alla collaborazione sui temi che fanno parte del nostro programma, a cominciare dal lavoro, e che risolvano i problemi del Paese".

Ore 11.15 – Napolitano: "Serve coraggio, fermezza e senso di unità". "La Resistenza insegna che nei momenti cruciali servono coraggio, fermezza e senso di unità", lo ha detto il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano dopo la visita al museo della Liberazione a Roma con chiaro riferimento al momento politico nazionale. "Sono giornate di tempo di crisi, però credo che venendo in posti come questo e in generale in tutti i luoghi in cui è consacrata l'esperienza e la memoria della Resistenza, c'è sempre molto da imparare sul modo di affrontare i momenti cruciali" ha spiegato il Capo dello Stato.
Ore 11.00 – Nel Pd è ancora scontro sulla Scelta di un governo di larghe intese. Laura Puppato ieri aveva detto "Se ci fosse un governo di Letta con Alfano vice premier, alla Giustizia magari Brunetta, la Gelmini all'Istruzione, Schifani all'Interno allora davvero io ho un problema di coscienza e non lo voto", oggi anche la Bindi ribadisce che "è uno gravisismo errore politico fare un governissimo a guida Pd". A loro risponde il deputato del Pd Francesco Boccia annunciando "Nessuna minaccia ai colleghi ma ci sono delle regole che vanno rispettate ed è chiaro che chi non dovesse votare la fiducia al governo sarebbe fuori dal partito perché nessuno può anteporre personalismi a interessi collettivi così importanti".
Ore 10.30 – Letta incassa l'appoggio del gruppo misto per la formazione del nuovo Governo. "Condivido l'orientamento di fare un governo che si fondi su architrave politica con eccellenze tecniche" ha spiegato Riccardo Nencini, del Psi, dopo aver incontrato il presidente del Consiglio incaricato, spiegando che l'idea è opposta a quella del governo tecnico di Monti.
Ore 10.00 – Sel conferma il suo no al governissimo. "Abbiamo spiegato le ragioni della nostra opposizione a quello che si preannuncia essere un governo di larghe intese" ha detto il Governatore pugliese Nichi Vendola al termine dell'incontro con il Presidente del consiglio incaricato Enrico Letta. Sel conferma così il no all'Esecutivo sottolineando che le larghe intese "sono la risposta sbagliata al fatto epocale della richiesta di cambiamento". "La nostra opposizione non significa regredire verso forme di populismo" ha spiegato però Vendola aggiungendo "anche perchè se il governo dovesse nascere, deve dare risposte certe sui temi della cassa integrazione in deroga, degli esodati, della crisi sociale e del negoziato con l'Europa per ridiscutere in radice lepolitiche di austerity".

Dopo l'ufficializzazione dell'incarico ricevuto ieri da Napolitano, il Premier incaricato Enrico Letta si è messo subito la lavoro come promesso e dopo aver incontrato i Presindenti della Camera e del Senato oggi incontrerà le delegazioni dei partiti per cercare di trovare l'intesa per la formazione di un nuovo governo. Le consultazioni del vicesegretario del Pd sono partite alle ore 9 nella Sala del Cavaliere di Palazzo Montecitorio alla Camera e proseguiranno tutta la giornata fino alle 19. La prima delegazione ad essere ricevuta è stata quella del gruppo di Sinistra Ecologia e Libertà composta dai due capigruppo del Senato, Loredana De Petris, e della Camera, Gennaro Migliore e dal leader Nichi Vendola. Seguiranno poi gli altri gruppi parlamentari, alle 10 il Gruppo Misto, alle 10.20 Fratelli d'Italia, alle 10.50 le minoranze linguistiche, alle 11.15 Grandi autonomie e libertà, alle 11.45 Scelta Civica, alle 13 Lega. Ci sarà uno stop per pranzo e poi si riprenderà nel pomeriggio alle 16 con la delegazione del Pdl e alle 17 con il Pd. L'ultimo ad essere ricevuto da Letta in ordine di tempo, intorno alle 18.00, sarà il gruppo del Movimento Cinque Stelle.