Giornata contro l’omofobia, Mattarella: “Non si possono derogare diritti e uguaglianza”

Nella Giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia, ci pensa il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a spegnere le polemiche scaturite dalla circolare del ministero dell'Istruzione: "Questa Giornata internazionale chiede l’attenzione sulle violazioni alla dignità della persona motivate con orientamenti sessuali diversi dal proprio – sottolinea il capo dello Stato – Occorre educare a una cultura della non discriminazione, per costruire una comunità che metta al bando ogni forma di prevaricazione radicata nel rifiuto delle differenze". E ricorda: "Il rispetto dei diritti di ogni persona, l’uguaglianza fra tutti i cittadini, sancita dalla nostra Costituzione e dagli ordinamenti internazionali che abbiamo fatto nostri, non sono derogabili".
Il Presidente della Repubblica ci tiene a sottolineare che "solidarietà e responsabilità sono alla base della nostra comune convivenza". E aggiunge: "Solo la comprensione reciproca può portare alla piena accettazione di tutto ciò che è ‘altro' da sé e al riconoscimento di ciascuna individualità". In conclusione, "il messaggio di questa giornata è l’invito a rinnovare l’impegno al rispetto dell’altro e delle sue scelte – spiega Mattarella – elementi alla base del vivere collettivo".
La ricorrenza di oggi è l'occasione per Enrico Letta per rilanciare ulteriormente la battaglia su disegno di legge Zan, bocciato a ottobre al Senato e appena ripresentato a Palazzo Madama. Anche se si tratta di un'operazione quasi impossibile – sia per i tempi strettissimi dettati dalla fine della legislatura, sia per l'equilibrio politico del Senato – il Partito Democratico dice di volerci provare sul serio: "Nella giornata mondiale contro l'omofobia, la biofobia e la transfobia il nostro impegno ancora più determinato ad approvare il ddl Zan", twitta Letta.