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Gianfranco Fini accolto con urla e fischi ai funerali di Pino Rauti (VIDEO)

Duramente contestato il presidente della Camera a Roma, giunto per i funerali dell’ex segretario dell’Msi. “Via via”, “traditore” e anche “Badoglio”, così la folla prima dell’inizio delle esequie. La bara salutata con braccia tese e canti di destra.
A cura di Susanna Picone
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Duramente contestato il presidente della Camera a Roma, giunto per i funerali dell’ex segretario dell’Msi. “Via via”, “traditore” e anche “Badoglio”, così la folla gli ha urlato prima dell’inizio delle esequie. La bara salutata con braccia tese e canti di destra.

I funerali di Pino Rauti, ex leader del Movimento sociale italiano morto mercoledì scorso a Roma, si sono svolti oggi nella basilica di San Marco alla presenza del Presidente della Camera Gianfranco Fini che è stato duramente contestato al suo arrivo. “Via, traditore”, così i partecipanti alla cerimonia funebre di Rauti nei confronti di Fini, il cui ingresso in chiesa è stato accompagnato dai fischi e dalle urla dei presenti. Qualcuno gli ha urlato anche “Badoglio” e contro Fini sarebbero arrivati anche spintoni e sputi. La figlia di Rauti, Isabella, ha tentato di calmare gli animi di quanti hanno apostrofato il presidente della Camera: la donna ha richiamato tutti alla solennità del momento che non poteva lasciare spazio a delle dimostrazioni violente che suo padre non avrebbe apprezzato. A causa della contestazione nei confronti di Fini, gli stessi funerali hanno subito un breve ritardo. Il presidente della Camera ha comunque partecipato a gran parte della cerimonia, poi ha lasciato la basilica senza ulteriori incidenti accompagnato verso un’uscita posteriore.

Canti di destra e saluti romani per Rauti – Nel corso dei funerali hanno parlato alcune personalità che sono state vicine a Rauti durante la sua esperienza politica. Al termine della cerimonia la folla giunta fuori la chiesa San Marco ha salutato la bara con una serie di canti di destra oltre che con numerosi saluti romani. “Camerata Pino Rauti, Presente” e “Boia chi molla, il grido di battaglia”, questo l’ultimo saluto a Rauti. Secondo quanto riporta l’Ansa, al termine della cerimonia, è spuntato anche un banchetto, dinanzi alla chiesa, con alcuni gadget e simboli di destra: portachiavi, statuette e spille con l’effigie di Benito Mussolini.

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