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Gentiloni visita le zone terremotate: “Ricostruiremo tutto, guardando al futuro”

il neo presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha passato la vigilia di Natale visitando le zone colpite dai terremoti del 24 agosto e del 30 ottobre scorsi. “Qui non pensiamo solo a ricostruire, ma anche al futuro, valorizzando le vocazioni dei territori”, ha dichiarato il capo del Governo al termine della visita ad Amatrice.
A cura di Charlotte Matteini
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Foto Mario Sabatini - LaPressepolitica24 12 2016 AmatriceTerremoto: Paolo Gentiloni in visita ad AmatriceNella Foto Paolo Gentiloni Photo Mario Sabatini - LaPressenews24 12 2016 AmatricePaolo Gentiloni visiting to Amatrice

Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, dopo aver visitato le zone terremotate in qualità di ministro degli Esteri durante gli scorsi mesi, è tornato oggi, giorno della Vigilia di Natale a Norcia, Amatrice e San Ginesio per incontrare gli sfollati e dimostrare il supporto del governo. A Norcia, il capo del governo è stato accolto dalla presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, dal vice presidente Fabio Paparelli, dal sindaco Nicola Alemanno e dai monaci benedettini e si è recato all'interno del centro storico, l luogo che ha subito i maggiori danni, per visitare i reti della Basilica di San Benedetto. "La riapertura del centro storico di Norcia è un segno di volontà di riprendere, di ricostruire e soprattutto di guardare al futuro. Mi fa piacere se posso incoraggiarla con l'impegno di tutte le Istituzioni. Tecnicamente è stato fatto un lavoro di grande qualità", ha dichiarato Gentiloni.

A San Ginesio, invece, ad accogliere il presidente del Consiglio erano presenti il sindaco Mario Scagnetti, il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, il commissario per la ricostruzione Vasco Errani e il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio. Gentiloni a San Ginesio ha visitato dapprima la parte di centro storico ancora agibile e successivamente si è addentrato nella zona rossa. Dopo la visita, il presidente del Consiglio ha dichiarato: "Le risorse per la ricostruzione dopo il terremoto ci sono, ma bisogna che ci sia anche l'impegno di tutti per superare strozzature burocratiche e per andare avanti molto rapidamente. Non è un problema di soldi, il governo ha stanziato le risorse necessarie, è un problema di lavorare insieme. Per evitare che l'impegno dei cittadini per tornare e per rilanciare piccoli centri così importanti sia ostacolato da troppe resistenze burocratiche".

Ultima tappa, Amatrice, cittadina laziale rasa al suolo dal sisma del 24 agosto: "Difficile non portare Amatrice nel cuore dopo le immagini terribili ma anche molto belle che ho visto oggi. La devastazione che si vede qui si vede dà il senso della tragedia. Entri qui e ti rendi conto di quanto la situazione sia difficile e complessa. Il colpo ad Amatrice è stato particolarmente pesante. Adesso bisogna ricostruire per ridare speranza in uno dei borghi più belli d'Italia", ha spiegato Gentiloni.

"Qui non pensiamo solo a ricostruire, ma anche al futuro, valorizzando le vocazioni dei territori. Amatrice è ormai un simbolo nel mondo: ciò comporta grandi potenzialità ma anche grande responsabilità. C'è ottimismo da parte dei sindaci e delle popolazioni di ricostruire e ricominciare. È un'opera complessa, ma ricostruire vuol dire dare futuro. Dobbiamo avere la consapevolezza che ci aspetta un'opera complessa, la ricostruzione di un territorio vasto. Ma allo stesso tempo dobbiamo restare ottimisti, perché nonostante ci sia ancora tanto da fare, ci sono la volontà e l'impegno per farlo, e per ridare all'Italia uno dei suoi territori più belli", ha concluso il presidente del Consiglio.

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