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Covid 19

Gemmato esprime dubbi sui vaccini, poi ritratta. Schillaci: “Sua posizione in linea con il governo”

Il ministro della Salute Schillaci ha cercato di spegnere le polemiche nate dopo le dichiarazioni del sottosegretario Gemmato sui vaccini.
A cura di Annalisa Cangemi
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Dopo le polemiche dei giorni scorsi, sollevate dalle dichiarazioni del sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato sui vaccini, è arrivata la presa di posizione del ministro Orazio Schillaci, che vuole mettere fine alla questione: "Il sottosegretario alla Salute ha chiarito la sua posizione" rispetto ai vaccini, che è "in linea con quella del Governo", espressa anche "a Bali dalla premier Giorgia Meloni".

Marcello Gemmato "si è vaccinato" contro Covid-19, ha proseguito il ministro della Salute in un intervento a Porta a Porta su Rai 1 ed "è un farmacista, categoria che ha contribuito moltissimo alla vaccinazione antipandemica".

"Credo che la sua posizione sia ora completamente chiara", ha sottolineato ancora Schillaci, aggiungendo che, "come ha detto il primo ministro, l'Italia contribuirà moltissimo alla lotta futura contro le pandemia. Si è costituito un fondo internazionale e noi siamo i terzi contribuitori dopo Usa e Ue". 

Gemmato sembrava aver messo in dubbio l'utilità dei vaccini, proprio nel momento in cui la presidente del Consiglio al G20 di Bali ne ribadiva l'efficacia e l'importanza. "Per larga parte della pandemia l'Italia è stata prima per mortalità e terza per letalità, quindi questi grandi risultati non li vedo raggiunti", aveva detto Gemmato, parlando appunto dei vaccini.

E all'osservazione che "senza vaccini sarebbe stato magari peggio", il sottosegretario aveva replicato: "Questo lo dice lei, non abbiamo l'onere della prova inversa. Ma io non cado nella trappola di schierarmi a favore o contro i vaccini".

Pessimo tempismo, perché quasi in contemporanea la premier era al summit in Indonesia, per partecipare a una sessione di lavoro sulla salute: "Il Covid-19 è in calo in molti paesi, tra questi l'Italia. Grazie al lavoro straordinario del personale sanitario, ai vaccini, alla prevenzione, alla responsabilizzazione dei cittadini, la vita è tornata progressivamente alla normalità".

Il sottosegretario alla Salute dopo l'evidente scivolone ha provato a ritrattare, dicendo di essere stato frainteso, e di essere stato oggetto di strumentalizzazioni, perché le sue parole sono state riportate isolate dal contesto. Ma le sue frasi non lasciavano troppi spazi a diverse interpretazioni, e sicuramente, senza un'opportuna smentita del ministero della Salute, avrebbero non solo messo in imbarazzo il governo, ma avrebbero anche potuto generare confusione nei cittadini, mettendo a rischio la campagna vaccinale. Per questo diversi membri dell'opposizione, dal Pd al Terzo Polo, hanno chiesto le sue dimissioni.

Con le affermazioni sui vaccini alla trasmissione di Rai2 Re Start, "mi sono espresso male, o mi hanno frainteso. Io cercavo solo di sottolineare la totale inefficacia dell'azione dei precedenti governi durante la pandemia…", ha spiegato l'esponente di Fdi in un colloquio con il Corriere della Sera e in due interviste rilasciate a La Repubblica e La Stampa.

"Mi trovavo a un dibattito televisivo, parlavo di carenze nell'assistenza sanitaria che hanno portato il nostro Paese a essere per una parte della pandemia primo come mortalità e terzo per morbilità". A Gemmato sono stati quindi ricordati i numeri, che indicano l'Italia terza per mortalità nel 2020, poi cinquantunesima nel 2021. Il sottosegretario ha risposto così: "Io ho altre fonti", comunque "abbiamo avuto un numero alto di morti, quasi 180mila. L'altra sera volevo parlare di questo, di cose come l'assenza di un piano pandemico nazionale o la carenza di assistenza territoriale – ribadisce -. So che i vaccini hanno funzionato, li hanno fatti il 90% degli italiani".

"Devo fare ammenda? La faccio. Devo dire che sono vaccinato? Lo dico. Mi sembrerebbe anche stupido non esserlo, visto che sono un farmacista. Tra l'altro, ero obbligato. Noi siamo contro l'obbligo ma comunque consigliamo il vaccino a chi è a rischio, anche per lavoro". I vaccini "sono serviti in una determinata fase storica, quella pandemica, mentre ora siamo in un'altra fase, quella endemica. Basta citare gli ultimi dati Agenas, che registrano un'occupazione del 2% dei posti di terapia intensiva nei nostri ospedali".

Gemmato però non pensa alle dimissioni, lascerebbe l'incarico solo se glielo chiedesse la premier in persona. Giorgia Meloni però non si è sbilanciata, e da Bali a chi le domandava un commento sulla questione ha risposto così: "Qui a Bali mi sono occupata di altro, non ho parlato con Gemmato del quale conosco bene la sua posizione sui vaccini, si è anche vaccinato".

"Quando tornerò in Italia me ne occuperò, non sono a Bali per parlare di Gemmato", aveva tagliato corto. In serata è arrivato l'intervento del ministro della Salute, per spegnere definitivamente la polemica.

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