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Fratoianni dopo identificazione di un manifestante critico con Minniti: “Non siamo in Turchia, qualcuno spieghi”

Anche Sinistra Italiana chiede chiarimenti in relazione all’identificazione di alcuni manifestanti durante una iniziativa di amnesty International, documentata da Fanpage.it.
A cura di Redazione
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È durissima la condanna da parte di Sinistra Italiana dell'episodio che le telecamere di Fanpage.it hanno documentato in piazza a Roma il 20 giugno. Con una nota pubblicata pochi minuti fa, infatti, Nicola Fratoianni chiede con forza spiegazioni relativamente all'identificazione di un attivista, e successivamente del portavoce stesso di Amnesty International, avvenuta durante una manifestazione nei pressi del Pantheon.

"Amnesty International organizza un Flash Mob in piazza nella giornata internazionale del rifugiato; durante gli interventi un manifestante dal palco usa parole di critica nei confronti del decreto Minniti Orlando e sulla solerzia con cui la sindaca di Roma li ha attuati", spiega Fratoianni, aggiungendo: "Dopodiché viene avvicinato da alcuni esponenti delle forze dell'ordine per essere identificato e viene chiesto agli organizzatori di Amnesty se intendono dissociarsi dalle parole di critica. Tra l'incredulità e le proteste della piazza".

Un episodio gravissimo nella lettura del segretario nazionale di Sinistra Italiana: "Questa cosa non è avvenuta a Istanbul o qualche altra città della Turchia di Erdogan, bensì a Roma nella centralissima piazza del Pantheon. Siamo ancora increduli dopo aver visto il video di Fanpage.it che sta girando in queste ore. La vicenda non può finire così perché si tratta di un episodio gravissimo su cui vogliamo chiarezza affinché non si ripeta".

Ora bisogna far luce su eventuali responsabilità: "Dal questore di Roma vogliamo sapere al più presto quali provvedimenti abbia preso nei confronti degli operatori di Ps che si sono comportati in questo modo, e che evidentemente non sono adeguati a servizi di Op o di gestione di manifestazioni pubbliche. Dal ministro dell'Interno vogliamo sapere se condivide un tale atteggiamento. Rimaniamo in fiduciosa attesa, pronti a portare il caso nelle aule parlamentari".

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