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Fratelli d’Italia vuole introdurre il reato di istigazione all’anoressia e alla bulimia

Fratelli d’Italia ha presentato un ddl per introdurre il reato di istigazione all’anoressia. Il testo, a firma del senatore Balboni, si concentra sul tema dei disturbi del comportamento alimentare.
A cura di Annalisa Cangemi
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Fratelli d'Italia vuole introdurre un nuovo reato: il partito di Meloni vuole punire coloro che istigano, anche sui social, ad assumere comportamenti alimentari scorretti e dannosi per la salute, che possono anche sfociare nell'anoressia o nella bulimia. Un disegno di legge apposito è stato presentato questa mattina al Senato, in una conferenza stampa organizzata da Fratelli d'Italia dal titolo "Disturbi del comportamento alimentare".

Disturbi alimentari di questo tipo interessano il 5% popolazione, soprattutto i giovani. Il disegno di legge è a firma del senatore Fdi Alberto Balboni, e ha due obiettivi: prevenzione da un lato, repressione dall’alto. Chi commette il reato rischia fino a due anni di reclusione e una sanzione fino a 60mila euro. Se poi la vittima è un minore si rischia il carcere fino quattro anni e una sanzione fino a 150mila euro.

"Ogni anno 4mila giovani perdono la vita a causa di questa malattia psichiatrica e sociale – ha spiegato l'esponente di Fratelli d'Italia, che è anche presidente della Commissione Affari costituzionali del Senato – Vogliamo che i disturbi vengano riconosciuti come malattia sociale, così sarà più semplice il lavoro nelle scuole. Abbiamo depositato il ddl proprio il 15 marzo, la giornata del Fiocchetto lilla. L'obiettivo è avere uno psicologo a scuola dedicato per incontrare i ragazzi, in grado di aiutarli e capire i primi sintomi. Il ddl punta sulla prevenzione, ma anche sulla repressione dei comportamenti illegali perché siamo al limite dell'istigazione al suicidio".

"Si tratta di un vero disturbo psichiatrico, un fenomeno molto grave, e non soltanto di una fissazione dei nostri giovani. È la prima causa di morte dopo gli indicenti stradali per i giovani dopo i 25 anni", ha aggiunto Balboni. "In Italia – quindi rimarcato Roberta Salerno di Gioventù nazionale – oltre il 5% della popolazione, corrispondete a circa 4milioni di persone, è affetto da disturbi del comportamento alimentare, e la maggior parte di queste persone sono giovani".

Lucio Malan, capogruppo Fdi al Senato, ha spiegato che Il ddl "è rivolto ai giovani perché questi disturbi del comportamento alimentare colpiscono soprattutto loro. Il ddl vuole introdurre misure specifiche di sostegno e punire con un articolo del Codice penale chi istiga, spinge e incoraggia a tenere e incrementare i comportamenti alimentare che non di rado hanno un finale fatale. Chi è vittima di questi disturbi è intelligente, istruito, ma si trova spesso in un vicolo cieco. Questi ragazzi hanno bisogno di un aiuto positivo". 

Cosa dice il ddl che propone il reato di istigazione all'anoressia

Sono 5 in tutto gli articoli che compongono il ddl. Il disegno di legge punta all’introduzione del reato di istigazione all’anoressia. Il secondo articolo, infatti, introduce nel codice penale (con l’art. 580 bis) il reato di istigazione a pratiche idonee a provocare un disturbo del comportamento alimentare. In particolare prevede che chiunque, con qualsiasi mezzo, anche per via telematica, determina o rafforza l'altrui proposito di ricorrere a condotte alimentari idonee a rafforzare o provocare disturbi del comportamento alimentare, e ne agevola l'esecuzione, è punito con la reclusione fino a due anni e la sanzione amministrativa da euro 20mila a 60mila.

Se il reato viene però commesso nei confronti di una persona in minorata difesa, o su di una persona minore di 14 anni o ancora su di una persona priva della capacità di intendere e di volere, si prevede l'applicazione della pena della reclusione fino a quattro anni e la sanzione amministrativa da euro 40mila a 150mila.

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