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Fratelli d’Italia attacca il Festival di Sanremo: “In Rai qualcuno sapeva cosa avrebbe fatto Fedez”

Il capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia, Tommaso Foti, ha detto che i vertici Rai erano a conoscenza dell’esibizione di Fedez al Festival di Sanremo e non l’hanno impedita. Il cantante, che aveva detto di non essere stato autorizzato dalla Rai, aveva strappato in diretta la foto del viceministro Bignami.
A cura di Luca Pons
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"In Rai sapevano ma nessuno ha fatto nulla, rendendosi di fatto complici del soliloquio politico di Fedez e del suo attacco ad un viceministro della Repubblica". Il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Tommaso Foti, ha attaccato apertamente i vertici della Rai per l'esibizione in cui Fedez ha strappato una foto del viceministro Galeazzo Bignami, che era vestito con un'uniforme nazista.

Foti si è basato su un'indiscrezione del giornale La Verità, secondo cui il numero di Fedez sarebbe stato prima provato integralmente, incluso lo strappo della foto, e nessuno sarebbe intervenuto per obiettare. In diretta, subito dopo la canzone, il cantante aveva dichiarato l'esatto contrario: "Voglio assumermi la piena responsabilità di ciò che ho detto e fatto. Il testo che ho scritto non era stato annunciato alla Rai e voglio assumermene piena responsabilità".

"Il palco di Sanremo trasformato in tribuna elettorale, qualcuno deve dimettersi"

Il capogruppo dei deputati di Fratelli d'Italia, compagno di partito del viceministro Bignami, ha creduto però alla versione de La Verità. Ha parlato di "dettagli inquietanti che stanno venendo fuori", aggiungendo che se questa versione dei fatti fosse "confermata o meglio non smentita", allora "dovranno necessariamente portare ad un immediato chiarimento". Per Foti, "allo stato attuale, emerge che il palco dell’Ariston si è trasformato, con il consenso e beneplacito proprio della Rai, in una tribuna elettorale".

Sempre secondo La Verità, sarebbe stato impossibile che i responsabili Rai non fossero a conoscenza della performance. Per questo, Foti ha chiesto "con fermezza che i vertici di Viale Mazzini spieghino esattamente le dinamiche della vicenda e agiscano di conseguenza con la massima tempestività". In caso contrario, ha detto il deputato, serviranno delle dimissioni: "È evidente che qualcuno, incapace di garantire la pluralità del servizio pubblico, dovrà lasciare quanto prima il suo incarico".

La smentita della Rai: "Non avevamo il testo dell'esibizione di Fedez"

Nella conferenza stampa che anticipa l'ultima puntata del Festival di Sanremo, il direttore di Rai 1 Stefano Coletta ha smentito le indiscrezioni: "Come ho già detto, abbiamo saputo nell'imminenza della messa in onda che Fedez non avrebbe più portato il testo che ci era stato consegnato da giorni e si era rifiutato di consegnare il nuovo testo. Per tutte le serate, anche di quel piccolo segmento, dagli altri abbiamo ricevuto tutti i testi, che sono rimasti tali, solo Fedez ha cambiato all'ultimo minuto. La mia richiesta era sempre quella di non fare riferimenti politici, essendoci domenica due votazioni importanti nel Lazio e in Lombardia. Non sapevamo che avrebbe strappato la foto di un viceministro e perciò mi sono dissociato".

Già dopo l'esibizione, la Rai si era dissociata pubblicamente dall'intervento di Fedez. Lo stesso Coletta aveva dichiarato: "Confermo che eravamo a conoscenza di un testo, ma non ci aveva comunicato la performance e poi ci ha detto che l'avrebbe cambiata. A nome della Rai, ritengo che la libertà sia un diritto sacrosanto che deve esprimersi attraverso tutte le forme d'arte e attraverso tutti i pensieri che un individuo può avere", aveva continuato Coletta. "A nome della Rai, però, in maniera molto netta sento di dirlo che mi dissocio fortemente dagli attacchi personali che la performance di Fedez ha rappresentato nella gestualità".

"La gestualità può fare male quando diventa attacco personale", aveva concluso il direttore di Rai 1. "Diciamo che non è più libertà quando si tramuta in un attacco personale, peraltro a un vice ministro del nostro governo che si era già trovato a chiedere scusa per una foto e per un capitolo molto chiuso. Questo tipo di attacchi non sono un sintomo di libertà".

Le reazioni di FdI: "Inaccettabile, dimissioni". E l'opposizione: "Aria di Minculpop"

Sulla base delle indiscrezioni de La Verità, anche il deputato di Fratelli d'Italia Manlio Messina è intervenuto: "Il doppiopesismo della Rai non è più accettabile". Il deputato ha dichiarato che "gli attacchi di Fedez ad un viceministro, con tanto di foto stracciata in diretta, non sono stati una spiazzante improvvisata", ma piuttosto "un vero killeraggio politico di cui i vertici Rai erano consapevoli e che, con compiacenza, hanno permesso".

Citando lo stesso articolo, Messina ha continuato:  "La Verità stamane ci racconta addirittura che in un primo momento la foto sventolata dall’indomito rapper fosse prevista a testa in giù". La vice di Foti, la deputata Elisabetta Gardini, ha aggiunto che sullo "show del rapper, paladino dell'antifascismo e giustiziere", è necessaria "chiarezza: chi non è capace di garantire il pluralismo nella TV pubblica, dovrà lasciare il proprio posto".

Il senatore di FdI Marco Lisei ha insistito: "Non basterà una conferenza stampa per buttare la polvere sotto il tappeto questa volta, non basteranno le scuse, ma l'unico atto che ripristinerebbe il decoro del servizio pubblico sarebbero le dimissioni". Alice Buonguerrieri, deputata, ha chiesto un'inchiesta interna alla Rai.

Dall'opposizione ha risposto la senatrice del Partito democratico, Simona Malpezzi: "È paradossale la richiesta di dimissioni da parte di FdI dei dirigenti Rai responsabili dell’esibizione di Fedez: sul palco non ha detto o mostrato nulla che già non fosse pubblico e risaputo. Fdi intende governare limitando la libertà di espressione? Tira aria di Minculpop…". Il leader di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni, ha criticato gli esponenti di FdI: "Se pensano che il problema sia Fedez e non un viceministro che si traveste da nazista, la situazione è assai allarmante".

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