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Fisco, ripartono le cartelle esattoriali dopo la pausa dovuta alla pandemia: ecco quando arrivano

Dal primo settembre ripartono le cartelle esattoriali fermate a marzo 2020, all’inizio della pandemia di Covid. Non sono 60 milioni, come dice qualcuno, ma meno della metà e per ora ne verranno inviate quattro milioni nei prossimi quattro mesi. Uno al mese fino a fine anno. Il 31 agosto, intanto, scade il tempo per versare la rata della rottamazione ter, rimandata da fine maggio con il decreto Sostegni bis.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Ripartono le cartelle esattoriali, ma non nella misura che alcuni dicono. Il programma dell'Agenzia delle Entrate è chiaro e prevede un rilascio graduale di tutti quegli avvisi che sono fermi ormai da un anno e mezzo. Il termine del nuovo blocco, che viene di fatto rimandato da un anno a questa parte, scadrà il 31 agosto senza un nuovo rinvio. Dal primo settembre, perciò, ripartiranno le cartelle ferme, ma attenzione: non sono 60 milioni, come dicono alcuni, ma secondo quanto si apprende dall'Agenzia circa 20-25 milioni e soprattutto non verranno inviate tutte insieme in un colpo solo il primo giorno di settembre.

A partire dal primo settembre saranno inviate solo quattro milioni di cartelle, che inoltre verranno spalmate negli ultimi quattro mesi dell'anno. Insomma, conti alla mano si tratta di un milione al mese. Si tratta di quelle cartelle che gli enti creditori hanno affidato al riscossore a marzo 2020, proprio quando cominciarono le chiusure dovute alla pandemia di Covid in Italia. Intanto, entro il 31 agosto, c'è tempo per versare la rata della rottamazione ter, che scadeva il 30 maggio ma è stata rimandata con il decreto Sostegni bis.

La politica torna ad occuparsi del tema, con Matteo Salvini che mette lo stop alle cartelle tra le sue priorità, tanto che dice di averne parlato con Draghi. All'attacco anche Giorgia Meloni, che con il leader della Lega continua il testa a testa politico, che si chiede "come fa lo Stato a chiedere soldi a quelle attività che ha fatto chiudere e a quei lavoratori che non hanno percepito entrate a causa delle restrizioni". L'ultima sferzata è arrivata ieri sera da Pinzolo: "La proposta che faremo in piazza e in Parlamento è semplice – ha annunciato Salvini – con i soldi che si risparmiano sul reddito cittadinanza si rinviano le cartelle esattoriali e si finanzia quota cento". Insomma, un messaggio chiaro agli avversari 5 Stelle sulla loro misura bandiera (approvata tra l'altro quando erano al governo proprio con la Lega e Salvini vicepresidente del Consiglio). Poi un'altra frecciatina, questa volta per gli alleati: "Conto che sul taglio delle tasse e sulle cartelle esattoriali tutto il centrodestra sia unito".

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